Tribunali minori, le pressioni di Napolitano e la dignitosa e forte protesta del Sindaco di Sala Consilina

A proposito della ventilata possibilità di rinvio di un anno  della soppressione dei Tribunali minori e della necessità di una rivalutazione della questione delle circoscrizioni  giudiziarie,  alla luce dell’economia dovuta  ai  tagli delle sedi  dei Giudici di Pace e di nuove sensibilità politiche in proposito, il Presidente della Repubblica  é intervenuto, con decisione, negativamente,   bloccando  di fatto l’orientamento della Commissione della Camera dei Deputati, provocando, tra l’altro, la dura reazione del Sindaco di Sala Consilina, il quale, per protesta,  ha restituito,  tramite la Prefettura di Salerno, il quadro con foto del Presidente Napolitano.
Spero siano in molti sindaci, amministratori comunali e territoriali, politici, non solo delle sedi di Tribunali minori da sopprimere, ma anche di città e piccoli centri  dove si discute e si sostiene la cultura, la civiltà e la dimensione umana dei piccoli paesi, in special modo quelli delle zone interne di montagna, a fare, con decisione, questo gesto o comunque a  protestare;  per contestare l’ atteggiamento ipocrita, farisaico, che vuol propinare all’opinione pubblica una soluzione che, non fa risparmiare niente e che, al contrario, crea disagi, difficoltà ed inefficienze, mentre si nascondono, alla stessa opinione pubblica, le vere voragini ed i centri di costi  e di spesa, che svuotano le casse dello stato e distruggono potenzialità di sviluppo economico e sociale, annullando anche la solidarietà e la sussidiarietà verso quanti hanno più bisogno.
Con la sempre più forte prepotenza delle lobby, di nuove  e vecchie alleanze massoniche, si lasciano in piedi enti, istituzioni, strutture, norme e cavilli ben nascosti per sostenere privilegi e finanziamenti, occulti e palesi, mentre però  l’organizzazione  strutturale e solidale dello stato, con i suoi servizi territoriali, di assistenza, di sostegno, culturale e sanitario,  e di controllo,  viene  dismessa. Accorpati, oppure   annullati, ospedali, servizi, scuole, poste,   non si danno più incentivi per attività imprenditoriali per queste zone, ecc.. in nome di una logica economica folle e vuota di contenuti  umani e sociali. Si favorisce lo spopolamento della dorsale appenninica, si distruggono storie,  culture e tradizioni, che dovrebbero essere valorizzate e sostenute,  per non soccombere all’ arida globalizzazione e soprattutto, per stimolare lo sviluppo di società e comunità a dimensione umana, ecocompatibili, contro l’accentramento di popolazione, e la crescita  a dismisura di grosse metropoli, senza storia, fucine di disastri ambientali, sociali e culturali.
Contro la mistificazione della verità ed ogni forma di ipocrisia diciamo no, anche a Napolitano,  per questo suo sostegno, per certi versi arrogante e prepotente, alla soppressione dei Tribunali minori, diciamo si alle piccole comunità, fatte di gente  parsimoniosa, laboriosa,  con la grande cultura delle autonomie locali, dei mille paesi e  delle mille comunità, dell’emigrazione e delle rimesse, dei mille umili mestieri e  delle grandi intelligenze,  della civiltà contadina, che hanno fatto grande l’Italia!
Bravo Sindaco di Sala Consilina!!!.Dal problema  dei Tribunali minori, alla sanità, al lavoro ed alla disoccupazione in genere, in particolare quella giovanile,  per l’ambiente e la storia materiale ed immateriale delle zone interne, per una Italia migliore, ripartano le battaglie per la difesa della dignità della gente dei territori della dorsale appenninica, contro lo spopolamento, la desertificazione e la mortificazione delle zone interne!
C’é uno strano assordante silenzio in giro, su queste questioni, in tutta la regione Campania ed in Italia, le forze sociali, culturali e politiche, stanno ferme nella difesa dell’oggi, a festeggiare con quale piccola, molto piccola, bandierina qualche successo, oppure a leccarsi le ferite per qualche sconfitta,  mentre tutto crolla intorno, al massimo concedono solo qualche individuale dichiarazione di sostegno ed occasionalmente di apparente e fumosa rabbia, ma alla fine tutto tace!
Ebbene, sarebbe il caso che quanti si proclamano classe dirigente indichino percorsi, strategie,ed obiettivi da raggiungere, dicano  quale società vogliono e propongono; ribadiscano quali sono i valori di riferimento e se intedono lottare per un mondo migliore, come si diceva una volta, a dimensione umana, oppure essere appiattiti sull’esistente, sulla gestione quotidiana, sulla conservazione del potere, però inermi sulla questione della  globalizzazione con  una società,  in cui le regole le scrive la finanza,  mentre l’uomo perde il suo protagonismo, la sua centralità? E’ necessario rilanciare la questione meridionale, la drammatica situazione delle zone interne, le gravi problematiche del  nuovo urbanesimo. E’ proprio il caso di ridisegnare una società che ponga al centro l’uomo,  dove  riprenda il protagonismo la politica! Tutti siamo chiamati ad un rinnovato impegno, cattolici, laici, gente legata ai grandi filoni del pensiero politico,culturale,  sociale e popolare,  ad una nuova testimonianza, ad un atto d’amore verso la nostra terra!!!
Tony Lucido
Presidente Pro Loco Alta Irpinia