Atripalda, non è facile rialzarsi dopo due pesanti batoste come quelle di Torrecuso e Vico Equense

Non è facile rialzarsi dopo due pesanti batoste come quelle di Torrecuso e Vico Equense, ma l’Atripalda deve e può farlo per rilanciare le proprie chances salvezza. La disfatta consumatasi sulla penisola è stata digerita a fatica dall’ambiente, subito però ritemprato dagli arrivi di D’Andrea e Perrino in difesa. Il doppio innesto ed il recupero di qualche elemento chiave sono le premesse che accompagnano i biancoverdi verso la sfida casalinga con il Real Trentinara. Alle falde del Terminio giunge una squadra apparsa in difficoltà nelle ultime giornate: un solo punto nelle ultime due gare interne per gli uomini di Gaetano Voza, scavalcati anche dalla Palmese e relegati ai margini della zona play-off. Il crollo con la Virtus Scafatese ha rappresentato un duro colpo per le ambizioni di vertice dei giallorossi. A ciò si aggiungono le numerose squalifiche che costringeranno il giovane trainer pestano a fare a meno nella trasferta irpina degli squalificati Sica, De Biase, Coccorullo e Giacomo Noce. In attacco, dunque, spazio a Francesco Pecora e Campione, mentre in difesa accanto a Ruocco dovrebbe essere nuovamente arretrato il rientrante Giovanni D’Andria. A questo punto a centrocampo scontato l’impiego dello scalpitante Sileno, già in gol contro l’Atripalda nella passata stagione con la maglia dell’Agropoli. Se la passa un pò meglio rispetto al match con i costieri Rolando Carullo, il quale dovrebbe ritrovare capitan Tirri in difesa con i fratelli Izzo di nuovo nel loro ruolo naturale in mezzo al campo. Considerata l’assenza per infortunio di Stompanato, il terzetto difensivo sarà completato con ogni probabilità da uno dei due nuovi acquisti Perrino. In attacco si rivede Stravato, ma l’impiego degli uomini dalla cintola in su dipenderà dall’assetto tattico che il tecnico biancoverde intenderà adottare.