La Città di Atripalda espuna il campo del Sant’Agnello

SANT’AGNELLO 2
CITTà DI ATRIPALDA 3
Sant’Agnello: Uliano, Orsini, Scippa, Inserra, Cappiello, Architravo, Gargiulo (12’ s.t. Macarone), Marotta (1’ s.t. Montoro), Caracciolo, Ferraro (1’ s.t. Longobardi), Esposito V.
A disp.: Castaldo, Sessa, Pescatore, Fiorentino.
Allenatore: Guarracino.

Atripalda: Afeltra, Tancredi, Scognamiglio, De Falco, D’Urso, Tirri, Formato, Di Luccio, Nappi, Russomanno (34’ s.t. D’Acierno), Petrillo.
A disp.: Imparato, Stompanato, Coscia, Scafuro, Ambrosino, Modesto.
Allenatore: Amato

Arbitro: Gaudieri della sezione di Battipaglia.
Marcatori: 40’ p.t. D’Urso (A), 45’ p.t. Nappi (A), 9’ s.t. Russomanno (A), 18’ e 31’ s.t. Montoro rig. (SA).
Ammoniti: Ferraro, Esposito V. (SA); De Falco, Di Luccio, Afeltra (A).
Espulso: Architravo (SA) al 47’ s.t. per gioco scorretto.
Note: presenti sugli spalti 50 spettatori circa; giornata umida e ventilata.

Cronaca
L’Atripalda serve il pronto riscatto sbancando la penisola sorrentina. Alla formazione di Amato basta un’ora giocata su grandi livelli per piegare a domicilio il Sant’Agnello, rianimato nella seconda frazione da due tiri dal dischetto. Che i biancoverdi fossero in giornata lo si è capito fin dalle prime battute di gioco nelle quali Nappi e compagni hanno costruito una supremazia schiacciante legittimata con l’uno-due micidiale di fine primo tempo. Pronti via e l’Atripalda grida al gol fantasma: al 3’ Russomanno va sul fondo e scodella in mezzo per Di Luccio che raccoglie il pallone sporcato da Uliano e lo indirizza oltre la linea quel tanto che basta per reclamare il punto dell’1-0. Arbitro e assistente non sono dello stesso avviso, sorvolando su un episodio alquanto dubbio. Il giovane centrocampista ex Sibilla Bacoli e Pamese è in palla e un minuto dopo impegna Uliano in angolo con un calcio piazzato da distanza siderale, ma ancora più geniale nello smarcare davanti al portiere santenellese Russomanno, il quale credendosi in offside perde lucidità e spara addosso al portierone ex Faiano. L’avvio veemente intimorisce l’avversario, incapace di ripartire e di farsi vedere dalle parti di Afeltra. L’Atripalda è padrona del campo e nel finale spacca in due la partita. Al 40’ Uliano non è impeccabile sul campanile in area di De Falco, respingendo con i pugni sulla testa di D’Urso che ben appostato insacca di testa a porta sguarnita. L’opportunismo del difensore atripaldese legittima la pressione ospite, premiata ancora una volta primo del rientro negli spogliatoi. Al 45’ Formato crossa al centro, Nappi riceve, si crea lo spazio per la conclusione e scarica nel sette opposto imparabilmente da posizione defilata. Golasso dell’attaccante di San Marzano di Nola, al suo secondo centro in questa stagione. Nella ripresa Guarracino gioca la carta Montoro per riaprire il match, ma è ancora l’Atripalda a premere sull’acceleratore al primo giro di lancette con Russomanno, il cui tuffo di testa trova l’efficace opposizione di Uliano. Il centravanti battipagliese non perdona, però, poco dopo al 9’ quando fa tutto da solo al limite, penetra in area e trafigge il portiere biancazzurro per la sua quarta gioia stagionale in maglia sabatina. Sul 3-0 l’Atripalda si siede, prestando il fianco al ritorno dei padroni di casa, che al 18’ accorciano dagli undici metri con Montoro. L’attaccante sarnese di ripete al 31’ sempre dal dischetto dopo essere stato messo giù da Afeltra, facendosi perdonare il clamoroso errore sottomisura commesso un minuto prima. Il Sant’Agnello ci crede ma la tenacia dell’undici di Amato e il rosso diretto sventolato dalla signora Carmen Gaudieri  in faccia ad Architravo spengono i sogni di rimonta. Dopo tanta sofferenza, l’Atripalda può esultare per il suo secondo successo consecutivo in trasferta. Gli uomini di Guarracino, invece, fanno un passo indietro rispetto alla prova di Scafati e recitano il mea culpa per un atteggiamento troppo remissivo.