terza giornata Coppa Italia Dilettanti Atripalda – Teora 1-0 ; tabellino e cronaca

Atripalda: Imparato, Coscia (23’ s.t. Venezia), Galluccio, De Falco, Stompanato, Tirri (8’ s.t. Scognamiglio), Petrillo, Ambrosino (30’ s.t. Tullino), Nappi, Noviello, Modesto.
A disp.: Picariello, Aresini, Spagnuolo, Baratta.
Allenatore: Amato C.

Teora: Stompanato, Nesta (23’ s.t. Cipriano), La Penna, Napolillo, Rafaniello, Santoli, Di Biasi, Cordasco, Viviani, Roma, Mattia.
Allenatore: Nigro.
Arbitro: Cagno di Napoli.
Assistenti: Valletta e Laudati di Napoli.
Marcatori: 46’ s.t. Stompanato.
Ammoniti: Coscia, Galluccio (A).
Note: presenti sugli spalti 100 spettatori circa.

Cronaca
L’Atripalda si congeda dalla Coppa Italia Dilettanti con un successo di misura in extremis ai danni del Teora. Gli uomini di Amato, già fuori dalla competizione dopo il pareggio di mercoledì scorso tra lo stesso Teora e la Vis Ariano, hanno sfruttato l’impegno infrasettimanale per oleare ulteriormente i meccanismi in vista della trasferta sul campo del Real Trentinara e per impiegare chi aveva avuto meno spazio finora. La rete decisiva è stata messa a segno da Stompanato, che ha vinto la sfida personale con l’omonimo estremo difensore avversario con un colpo di testa su cross tagliato di Tullino, dopo essere stato ipnotizzato in avvio di ripresa con l’aiuto del montante. Il numero uno del Teora è stato il protagonista assoluto del match con almeno sette interventi che hanno sbarrato la strada ai tentativi dei vari Nappi, Noviello e Modesto. Ma in casa atripaldese le attenzioni erano tutte concentrate sui risvolti delle vicende societarie. Il direttore sportivo Walter Iannaccone ha ritirato le dimissioni rassegnate e prontamente respinte dal club la settimana scors, tornando in sella con motivazioni e ambizioni rinnovate. Il suo ritorno ricompatta definitivamente l’ambiente, che ha dovuto fare i conti con le partenze illustri di Angieri e La Marca, ripristinando lo status quo all’interno del sodalizio presieduto dal neo presidente Mimmo Trodella. In attesa di interrompere il silenzio stampa, dunque, una schiarita decisa sul futuro, che si prospetta essere improntato alla all’unità d’intenti e alla coesione.