Atripalda, tutto pronto per “Elì, Elì, Lemà Sabachtanì?”, rito giunto alla XVI edizione

Ancora pochi accorgimenti e tutto sarà pronto per  “Elì, Elì, Lemà Sabachtanì?”, il rito del Venerdì Santo giunto alla XVI edizione, che è una delle più antiche tradizioni della comunità della Valle del Sabato.
Un rituale che si tramanda da oltre un secolo e mezzo.
I protagonisti, sotto l’attenta regia di Lucio Mazza si stanno calando nelle parti: Pellegrino Giovino, vestirà per la prima volta i panni di Gesù, Salvatore Mazza come per gli anni scorsi sarà Pilato e Luciano Picone il giudice Caifa, Felice Cataldo Erode, Modestino Minichiello il sacerdote Hannan. Fra gli apostoli oltre alla conferma del sindaco di Atripalda  Aldo Laurenzano avremo, di nuovo, la partecipazione di Massimiliano Carullo, sindaco di Mercogliano.
Dal 1997 l’uomo incappucciato si è vestito dei panni di Gesù di Nazareth.
Tradito da Giuda, è arrestato e processato dai sommi sacerdoti del Sinedrio. Schernito da Erode, condannato dal popolo, Ponzio Pilato lo manda alla croce. Queste sono le fasi salienti della drammatizzazione che la Pro Loco Atripaldese mette in scena sul sagrato della Chiesa di S.Ippolisto, la Via Crucis proseguirà attraverso Piazza Umberto I e come da tradizione salendo sulla collina di San Pasquale ci saranno le “Cadute” e la Crocefissione di Gesù.
In questi  luoghi, tra misticismo e religione, sotto lo sguardo attonito e partecipe di centinaia e centinaia di spettatori, si rappresenterà uno dei più grandi spettacoli di teatro all’aperto della Regione Campania.
Un progetto culturale e di recupero delle nostre antiche tradizioni che da un decennio ci vede collaborare con la struttura artistica Clan H di Lucio e Salvatore Mazza. Il testo è tratto dal libro “Quid est veritas?” del giudice di Lapio Matteo Claudio Zarrella.
L’incrollabile fede che ispira l’evento, l’incredibile sacrificio che gli dà fiato e la forte tradizione che lo sorregge, rappresentano la sintesi della capacità e della ricchezza della comunità. L’Associazione Pro Loco Atripaldese ogni anno dimostra di esserci e di ritrovarsi intorno ad una liturgia sacrale e toccante che regala emozioni senza tempo. A renderle vere ci pensa l’entusiasmo degli interpreti e dell’esercito di partecipanti che prestano volto e corpo nella sera del Venerdì Santo.
E’ dunque con grande entusiasmo e con un notevole impegno economico, grazie anche al contributo del 5×1000, che ci apprestiamo a mettere in scena la Sacra Rappresentazione che sarà l’occasione in più per far conoscere e promuovere le nostre bellezze storico-artistiche.
La Rappresentazione avrà inizio alle ore 20.00 nel Centro Storico sul sagrato della Chiesa di S. Ippolisto.
In tale occasione, la Pro Loco Atripaldese offre ai visitatori la possibilità di pernottare presso una delle strutture alberghiere cittadine e di partecipare, nella mattinata di sabato 7 aprile, alle visite  guidate (su prenotazione) ai luoghi storici della città.