Plautobus, lo spettacolo in latino e italiano del Teatro dell’Osso, continua la sua tournée nazionale ripartendo sabato 4 febbraio 2012 dal Liceo Scientifico di Trani. Dopo essere stato visto lo scorso novembre dalle scuole di Roma, Sulmona, Barletta e, a gennaio, dal Liceo scientifico di Vallo della Lucania, lo spettacolo si sposterà a L’Aquila per due giorni, poi a Pescara e infine ad Anagni. A febbraio e marzo sarà invece la volta delle scuole di Lecce, Vibo Valentia, Cosenza, e poi ancora nel Lazio e in Umbria. “Quando abbiamo allestito Plautobus”, dice l’autore e regista Mirko Di Martino, “sapevamo di poter proporre al pubblico qualcosa di unico, un lavoro che fosse in grado di unire la didattica all’intrattenimento. Se così tante scuole in tutta Italia continuano a chiamarci, è perché siamo in grado di offrire loro qualcosa che non trovano da nessun’altra parte.” I numeri parlano chiaro: più di sessanta repliche, quasi diecimila spettatori in tre anni, un successo che non accenna a diminuire, anzi, aumenta anno dopo anno. Le ragioni del successo stanno innanzitutto nell’originalità della proposta: Plautobus racconta il teatro di Roma antica partendo dai testi di Plauto recitati in lingua latina ma con spirito moderno. Gli studenti seguono facilmente la messa in scena guidati dalla bravura dei due attori, Melissa Di Genova e Orazio Cerino, che raccontano ai ragazzi cosa significasse andare a teatro duemila anni fa, quando gli spettacoli si svolgevano solo di giorno e non c’era alcuna tecnologia a supporto della messa in scena. I docenti di latino, al termine dello spettacolo, sono entusiasti della rappresentazione, nella quale vedono uno strumento didattico alternativo e innovativo.“Noi cerchiamo di creare un immediato feeling con i ragazzi”, dice Melissa Di Genova, “che devono sentirsi parte della rappresentazione. Vogliamo evitare che sentano la lingua latina come un peso o una noia. Al contrario, lo spirito dello spettacolo è proprio quello di far rivivere il latino come una lingua viva, ricca di sfumature, intrigante. Lo spettacolo non termina mai con gli applausi finali, ma prosegue anche dopo la chiusura del sipario: i ragazzi ci fanno domande, vogliono sapere come abbiamo fatto ad imparare i testi latino, quanto ci abbiamo messo, come mai abbiamo pensato a uno spettacolo di questo tipo. Ci fanno le domande più strane, per la verità, ma noi siamo sempre felici di poter chiacchierare con loro. In fondo, nel corso del tempo Plautobus si è trasformato, si è arricchito anche grazie alla risposta del pubblico. Credo che stiamo portando avanti una modo nuovo di fare teatro, un modo che punta all’abbattimento della distanza tra attore e spettatore senza mai scadere nel banale”. Intanto, le attività del Teatro dell’Osso proseguono: il prossimo appuntamento è fissato per sabato 11 e domenica 12 febbraio al Teatro d’Europa di Cesinali, dove andrà in scena “L’Uomo, la bestia e la virtù” di Pirandello, con la regia di Mirko Di Martino.