E’ stato inaugurato venerdì 27 Gennaio 2012 “ Il Portico di Elena”, in Capriglia Irpina

E’ stato inaugurato venerdì 27 Gennaio 2012 “ Il Portico di Elena”, in Capriglia Irpina. Struttura dedicata principalmente all’ospitalità, alla ristorazione, un luogo nel quale trascorrere piacevolmente le ore libere della giornata o nel quale proseguire l’attività di lavoro ritagliando momenti di riflessione, incontri d’affari e di studio,riallacciando i fili con i sapori della cucina tipica tradizionale del territorio; all’interno delle sale sapientemente arredate e confortevoli:i  colori della natura, della terra e del sole rivivono nelle sfumature delle pareti, delle tovaglie e degli oggetti di arredo.  La location interpreta perfettamente l’antico senso di calda ed accogliente ospitalità della gente del Sud e propone il sapore genuino della cucina di una volta fatta di grano, olio , olive e vino forte. Insomma una  cultura contadina, di cui si parla oggi con accenti di nostalgia perché sta scomparendo, e una forma di civiltà che stupisce il profano quando si appresta a conoscerla, perché gli rivela valori e realtà di cui il mondo tecnologico ha perduto la nozione;  e  perciò un’ operazione culturale non formale o teorica, ma effettiva e producente. La proposta gastronomica è semplicemente da gourmand. In questo caso il  merito va ascritto al  Sign. Giuseppe Falso, natio di Capriglia Irpina, che all’età di 74 anni decide di investire i “sacrifici di una vita”  per la sua famiglia , ma per i suoi stessi concittadini. Il nome dell’Agriturismo è un atto d’amore per la propria consorte Elena :una persona che unisce la mente e il cuore attraverso qualcosa di concreto. attraverso un’azione. una creazione, la famiglia, l’amore. Mamma di Simona e Nonna di Alessandro è pronta a coccolarvi, non appena deciderete di raggiungerla. Con l’augurio alla famiglia Falso per un futuro carico, carico, carico di clienti soddisfatti e felici, facciamo gli auguri ad un grande Chef , Raffaele Formato che per la serata inaugurale non ha superato se stesso, ma di più.
Tiziana Cipolletta