Eccellenza – Il bilancio di fine anno. Meglio l’Eclanese, Atripalda bisogna lavorare sodo

Il 2011 del campionato di Eccellenza non ha sprazzato un bel
vento, anzi…. Si è passati da Solofra e Serino per arrivare ad avere Città di
Atripalda e Eclanese. Il Serino retrocesso nonostante una impennata nel finale,
Solofra, che venduta il titolo al Città di Atripalda spezzando una tradizione
calcistica che visto l’undici conciario dominare qualche anno fa anche il
torneo di serie D.  Acqua passata, come dicevamo, oggi il presente dice
Atripalda e Mirabella Eclano, Eclanese come dirsi voglia impegnate nel torneo
regionale più importante. C’è una salvezza da conquistare in entrambi i fronti,
salvezza che al momento vede solo l’Eclanese, fuori dai playout. Eclanese che
da Fiore Cappuccio e passata a mister Astarita sergenete di
ferro che conosce meglio di qualunque altro la categoria e che ha portato nel
mercato invernale fior fior di calciatori di spessore. L’ultima vittoria in casa
di un rigenerato Due Principati ne è stata la dimostrazione lampante. Al rientro
in campo dopo la lunga sosta proprio il derby co i cugini del Sabato, derby che
all’andata ha visto l’undici di Mirabella imporsi grazie ad un super Ruggiero.
Con diciotto punti in quindici gare, l’obiettivo è migliorarsi. Nel 2012 mister
Astarita avrà il suo bel lavoro da fare per regalare ad Ettore Sirignano,
tornato alla ribalta la permanenza in Eccellenza, per poi programmare con tutta
tranquillità la prossima stagione.

Città di Atripalda – Tra alti e bassi la compagine
di mister Gianni Montanile è imbrigata nella zona playout. Male,
malissimo in trasferta, bene, ma non troppo al “Valleverde”. Otto i punti
conquistati tra le mura amiche, solo cinque lontano da Atripalda. Città di
Angri e il Due Principati hanno svolto una campagna acquisti imponente per
risollevarsi, i vari D’Amico, Mainenti e Giarletta ex colonne del Solofra che
fu sono approdati alla corte di mister Liguori e possono arrivare anche alla
salvezza. Ecco perché c’è da lavorare, non c’è solo la categoria da blindare,
ma anche passione e voglia di rivalsa del calcio irpino, che in Eccellenza
negli ultimi tre, quattro anni ha fallito in pieno. Allora forza Atripalda,
forza Eclanese non deludeteci.