Cus Avellino, nell’ultimo appuntamento del 2011, 3-3 contro la Sisley

Una gara bella e spettacolare davanti ad una cornice di pubblico degna delle grandi occasioni, questa la sintesi della partita tra Cus Avellino C5 e Finag Sisley Eboli, valevole per la sedicesima giornata di campionato, penultima del girone di andata e ultima del 2011. Finisce 3-3 la sfida del Palaconi al termine di sessanta minuti combattuti, durante i quali nessuna delle due compagini voleva lasciare alcunché di intentato per portare a casa l’intera posta in palio. Avellino, reduce dalla debacle a Casavatore, aveva come unico obiettivo il riscatto, l’Eboli, sconfitta sabato in casa dalla New Team, puntava sul gioco del portiere di movimento dal primo minuto per aggredire i lupi e conquistare i tre punti. Alla fine, ci si è divisi la posta non disdegnando però di offrire un bello spettacolo di sport e agonismo.
Mister Carbone deve fare a meno di Milito, appiedato per un turno dal giudice sportivo ma presente in tribuna ad incitare i suoi, ma può contare sul capitano, Genny Venezia, che, nonostante non sia ancora al meglio della condizione in virtù di un problema di carattere muscolare che lo ha costretto a saltare la gara di Casavatore e gli allenamenti nella settimana precedente il match, strenuamente ha tenuto botta, stringendo i denti e prendendo regolarmente posto al centro del reparto arretrato. Sulle corsie agiscono Parente e Giusti, Massa fa da pivot. L’inamovibile Preziuso a difesa dei pali. Mister Naimoli schiera Garofalo portiere di movimento, Petolicchio, Pacileo, Manzo e Sansone a completare lo starting five biancoblù.
Al fischio iniziale del Sig. Santorelli, le squadre si fermano per osservare un minuto di silenzio in memoria si Salvatore Palumbo, calciatore del Real Patria (C2), prematuramente scomparso all’età di 33 anni stroncato da un infarto. Nonostante la Figc CR Campania non abbia ufficialmente accordato la commemorazione, il Cus Avellino C5, in accordo con la Finag Sisley Eboli e la coppia arbitrale, hanno deciso di dare il giusto tributo ad un ragazzo che condivideva la nostra stessa passione per il calcio a 5.
PRIMO TEMPO – Primo tempo privo di reti, ma non di emozioni. I minuti iniziali sono di marca avellinese: le bocche di fuoco di Carbone scaldano i motori e cercano di sorprendere la retroguardia ospite, priva dell’estremo difensore fisso trai pali. È Parente ad innescare le offensive bianco verdi, prima duettando con Giusti, ma il passaggio è troppo lento, poi lanciando Massa sul secondo palo, con il cross però troppo lungo. I lupi sono attenti, coprendo bene in fase difensiva, con Venezia provvidenziale sui tiri dalla lunga distanza di Garofalo, e Preziuso che si distende sulle bordate di Pacileo, ma risultano però troppo morbidi in fase d’attacco. Al 17’ Petolicchio colpisce il palo, Avellino risponde ancora con il duo Parente-Massa, assist del ‘Divino’ per il pivot ma la palla termina di poco fuori. Sul finire di prima frazione, un brutto infortunio occorso a Maurizio Preziuso fa gelare il PalaConi. L’estremo difensore di casa, nel rilanciare la sfera dalla sua metà campo nel tentativo di sorprendere Garofalo fuori dai pali, accusa un grave risentimento muscolare. Le urla della ‘Saracinesca’ zittiscono i tifosi presenti sulle tribune. Solo il pronto intervento di Erba, fisioterapista di professione, consente a Preziuso di rimettersi in piedi. Zoppicando vistosamente, Maurizio è costretto a lasciare in campo a braccio, supportato dai compagni, tra gli applausi dei supporters bianco verdi. Al suo posto, il giovane Giuseppe Rizzo entra a freddo in partita, chiamato a sopperire ad un’assenza importante. L’arbitro manda tutti negli spogliatoi e mister Carbone ha tempo per riordinare le idee.
SECONDO TEMPO – Avellino entra in campo più volitivo, già al 1’ è Giusti a impensierire Garofalo con una gran botta dalla distanza, il tiro è centrale e il portiere blocca senza problemi. Al 10’ finalmente i lupi riescono a bucare le strettissime maglie difensive ebolitane. Parente sfila la palla a Pacileo a centrocampo e calcia a porta vuota, insaccando per il vantaggio irpino (1-0) e concedendosi un’insolita danza. Ma l’esultanza dura poco, perché l’Eboli patta con capitan Rimoli, un tiro angolato che spiazza Rizzo (1-1). Ma il giovane portiere si fa perdonare al 19’ chiudendo bene su Sansone e un minuto dopo bloccando un tiro di Garofalo. Nel rilanciare la palla, lo stesso Rizzo va vicino al gol, ma la sfera termina di poco fuori. L’Eboli passa in vantaggio al 25’ con Pacileo, che sfrutta una disattenzione a centrocampo di Avellino, si invola verso la porta e infila Rizzo (1-2). Mister Carbone richiama in panca il giovane estremo difensore, optando anche lui per il gioco del portiere di movimento, con Erba ad indossare la doppia casacca. Succede di tutto nei minuti finali del match. Dentro Abate a rilevare Giusti, mossa azzeccata dal tecnico biancoverde: il pivot di Arzano mette una palla d’oro sui piedi di Massa che al 30’ firma il 2-2. Sessanta secondi bastano a Castagna ad infilare a porta vuota per il nuovo vantaggio degli ospiti (2-3). Secondi finali del recupero, al fianco di Avellino scendono i tifosi, il palaConi è una bolgia, Preziuso, infortunato e con una sola gamba, da dietro la porta incita i compagni a non mollare. I lupi si galvanizzano ed ecco che il ‘Divino’ si inventa un tiro dei suoi. Parente raccoglie palla a centrocampo, salta un uomo e si invola verso la porta, tiro e palla che si infila nel set (3-3). Esplode il PalaConi, un pareggio che sa di vittoria contro una squadra che non ha mai mollato. Il modo migliore per festeggiare il Natale e il nuovo anno che arriva, sperando che possa aprirsi nel migliore dei modi con una vittoria al PalaSannio contro il Real Calvi Simaldone, il prossimo 4 gennaio.
Da registrare l’esordio nella rosa biabcoverde di Antonio Forino, laterale classe 91, ufficialmente aggregato alla prima squadra proveniente dal Real Cesinali Five Soccer (C2). Ad Antonio, benvenuto nella Famiglia Biancoverde.
Il Cus Ave