Un’altra perla del baby Vecchione regala al Città di Atripalda il secondo successo consecutivo

FAIANO – CITTA’ DI ATRIPALDA

0-1

 
Faiano: Uliano 6.5, Ardovino 6 (40’ s.t. Tortora s.v.), Bottiglieri 6, Romano 5.5, Arnese 6.5, Autuori 5 (40’ s.t. Pesticcio s.v.), Vicidomini 5.5, Costabile 6, Peluso 4.5, Gagliardi 6.5 ( 30’ s.t. Condolucci s.v.), Alfano 6.5.
A disp.: Marino, De Paola, Landi, Civillo.
Allenatore: Trezza 5.5.
Città di Atripalda: Caruccio 6.5, Tancredi 6.5, Sicignano 6.5, Mesisca 6 (13’ s.t. Rupa 6), Galliano 6, Tirri 6, Vecchione 7, Raffone 6, Simone 6.5, Ambrosio 6 (16’ s.t. Cerullo 6.5), Modesto 6 (27’ s.t. D’Acierno 6).
A disp.: Imparato, Ercolino, Stompanato, Santucci.
Allenatore: Montanile 7
Arbitro: Borriello di Torre del Greco 6.
Assistenti: Rivieccio di Torre del Greco e D’Ambrosio di Torre Annunziata.
Marcatori: 39’ s.t. Vecchione.
Ammoniti: Arnese, Vicidomini (F), Galliano, Cerullo, Rupa (CA).
Note: presenti sugli spalti 100 spettatori circa.

Cronaca
Un’altra perla del baby Vecchione regala al Città di Atripalda il secondo successo consecutivo. I biancoverdi di Montanile espugnano il campo del Faiano aggiudicandosi un altro match salvezza dopo quello ai danni della Virtus Ippogrifo. Il gioiellino classe ’94 veste ancora i panni dell’uomo della provvidenza facendo fare ai suoi un bel balzo in avanti in classifica. Brusco stop per i padroni di casa, crollati dopo la netta affermazione ai danni del Due Principati del turno precedente. La formazione degli ospiti è quella annunciata con Simone unica punta sostenuto sulle fasce da Modesto e Vecchione in un 4-5-1 tutta sostanza. Biancoverdi di casa senza bomber Cannalonga in avanti e Visco in difesa. Trezza sceglie il 4-4-1-1 con Vicidomini seconda punta a sostegno di Peluso. E’ il Faiano a farsi preferire nelle prime battute per approccio e convinzione. Nel giro di un minuto ben due le occasioni per l’undici di casa. Il minuto in questione è il 6’: Peluso prima fa da sponda per Vicidomini la cui conclusione da appena dentro l’area termina tra le braccia di Caruccio e poi batte a rete raccogliendo un lancio dalle retrovie ma c’è ancora l’estremo difensore sabatino sulla sua strada bravo a bloccare in due tempi. In entrambe le occasioni non impeccabile la retroguardia atripaldese che soffre la posizione di Vicidomini tra le linee. Il Città di Atripalda prova a rispondere quattro minuti dopo su azione di calcio d’angolo: Ambrosio pesca in area Raffone che con un guizzo per poco non indovina l’angolo lontano. Locali pronti a controbattere poco dopo con una conclusione dal limite centrale del peperino Gagliardi che non impensierisce più di tanto Caruccio. Gli ospiti provano ad assumere il comando delle operazioni a centrocampo sviluppando una manovra avvolgente che non vale più di uno sterile predominio territoriale. Il Faiano si rifa vivo pericolosamente dalle parti di Caruccio alla mezz’ora esatta con Vicidomini che raccoglie la torre di Peluso ma viene anticipato sottomisura dall’intervento prodigioso di Galliano che in spaccata sventa ma la palla termina sui piedi di Peluso che a botta sicura con la porta spalancata spara alto. Clamoroso l’errore del centravanti di Trezza che avrebbe potuto sfruttare meglio la ghiotta palla-gol. Il Faiano preme e sul finire di tempo va vicino al vantaggio per ben due volte. Il primo tentativo è di Vicidomini che si gira in area e da posizione defilata fa partire un rasoterra velenoso e angolato che Caruccio devia in angolo con la punta delle dita. Sugli sviluppi del corner successivo salva ancora l’ex estremo difensore del Solofra in uscita bassa sulla zampata di Arnese in proiezione offensiva. Va in archivio un primo tempo in cui il Faiano ha avuto le migliori occasioni mentre il Città di Atripalda si è fatto apprezzare a tratti per il buon gioco non legittimato, tuttavia, da spunti negli ultimi sedici metri degni di nota. L’avvio di ripresa è tambureggiante. Al 3’ su calcio piazzato dal limite Alfano fa gridare al gol i padroni di casa ma la sua esecuzione ad aggirare la barriera si stampa sul palo. Sul capovolgimento di fronte, Modesto va via sulla sinistra e serve dalla parte opposta l’accorrente Vecchione che ha una prateria davanti a sé, arriva a tu per tu con Uliano ma conclude incredibilmente a lato. La partita si fa più bella: le squadre sono più lunghe e cercano entrambe di sbloccare la gara. Il Faiano prova  a farlo con Vicidomini che imbeccato da Gagliardi conclude malamente a lato da posizione favorevole. Montanile non si accontenta del pari ed inserisce in attacco D’Acierno. La formazione atripaldese sale di tono e al 34’ va vicina al vantaggio con Simone il cui destro in corsa su lancio di Tancredi trova il colpo di reni prodigioso di Uliano. E’ il preludio al gol che arriva cinque giri di lancette più tardi: spalle alla porta Simone fa la sponda di testa per Vecchione che non ci pensa su due volte e fa partire un destro che si infila all’incrocio più vicino. Straordinaria la prodezza balistica del prodotto del vivaio atripaldese che toglie ancora una volta le castagne dal fuoco e riscatta l’errore commesso in apertura di ripresa. E’ la rete che dà la vittoria al Città di Atripalda che si difende a denti stretti dai disperati assalti finali dei padroni di casa. Primo successo in trasferta per la compagine cara a patron Pastore che ha trovato la giusta quadratura del cerchio.
 
SPOGLIATOI
L’uomo del momento si gode la seconda prodezza che ha rilanciato fortemente il Città di Atripalda. Classe, potenza e precisione nella sua bordata che a pochi minuti dal termine ha marchiato a fuoco la gara. Giuseppe Vecchione, talento classe ’94 ma dalla personalità di un veterano, sa di aver regalato qualcosa di importante alla sua squadra: “Sono contento di aver segnato il gol della vittoria. Mi sono fatto perdonare l’errore davanti al portiere. Il mister non ha smesso mai di incoraggiarmi. Non mi sono abbattuto e in occasione del gol sono andato convinto nel calciare la palla”. Il 17enne fantasista avverte la fiducia di tutto l’ambiente che ormai lo ha eletto proprio uomo della provvidenza: “Per me è importante avere il sostegno di tutti. Mister e società credono molto in me ed è il minimo ricambiarli con buone prestazioni come sto facendo”. Resta con i piedi per terra quando gli si dice di essere uno dei migliori ’94 della categoria: “Fa piacere sentirlo dire ma ciò che a me interessa è far bene con l’Atripalda. Ogni partita va giocata con concentrazione e per dimostrare il mio valore. Guai a sedersi sugli allori”.