I sopravvissuti della Shoah: la memoria su internet

La Soprintendenza BAP (Beni Architettonici e Paesaggistici) di Salerno e Avellino, diretta da Gennaro Miccio, rende noto che da oggi, martedì 27 settembre
2011, le copie delle 433 interviste audiovisive in italiano raccolte dalla Shoah Foundation, fra i sopravvissuti o gli scampati ai Lager nazisti, sono consultabili on line sul sito dell’Archivio centrale dello Stato. Fanno parte dell’enorme corpus di circa 52 mila videoregistrazioni effettuate in 70 Paesi e 37 lingue fra testimoni – ebrei, sinti e rom. politici, sacerdoti, omosessuali – della Shoah, che la fondazione creata nel 1994 da Steven Spielberg, sull’onda del successo, anche economica di Schlinder’s List, ha realizzato per non disperdere la memoria del genocidio. Digitando www.archiviocentraledellostato.beniculturali.it si potrà accedere a un archivio audiovisivo di circa 1600 ore, indicizzato: vuol dire che ogni intervista, lunga mediamente trenta minuti. è scomposta in segmenti di un minuto. Scegliendo, per esempio, nell’infinito elenco di parole chiave (a partire dai nomi di persone e di luoghi) il termine fame, tristemente frequente nei ricordi dei testimoni, si otterrà la lista di tutte le interviste in cui se ne parla, ma verrà anche segnalato ogni minuto dell’intervista prescelta in cui la fame viene nominata.