Grande attesa a Grottolella per la sesta edizione del “Pasto della Salamandra”

GROTTOLELLA – C’è molta attesa a Grottolella per la sesta edizione del  “Pasto della Salamandra” che si terrà l’ 1-2-3 Settembre. I ragazzi del Forum giovanile stanno mettendo a posto gli ultimi dettagli per una manifestazione che quest’anno nonostante qualche problema promette davvero di essere intrigante. Il festival di Arte, musica e teatro quest’anno è incentrata sulla cultura sfruttando le risorse locali. Infatti per l’occasione è stato creato un laboratorio di ceramica denominato per l’occasione “SalamandRAKU”. In pratica ci saranno artisti da tutte le zone di Italia ed anche d’oltreoceano che lavoreranno la ceramica con la tecnica del RAKU. Una tecnica giapponese che si sta espandendo da poco in Europa ed in Italia grazie a due maestri proprio del piccolo centro irpino Claudio Cipolletti e Sabato Conte. “Quest’anno abbiamo deciso di puntare sulle risorse presenti sul territorio – commenta Vincenzo Vitale segretario del Forum –  I due artisti nell’ultimo anno hanno vinto premi importanti con le loro sculture portando in alto il nome di Grottolella”. Nel bellissimo scenario del Castello dei Caracciolo la gente potrà ammirare le opere d’arti che ogni maestro farà dal vivo spiegando passo passo i procedenti di questa tecnica. “Saranno circa una trentina che si alterneranno nelle tre sere – continua Vitale – Il nostro obiettivo è quello di far conoscere alla gente nuovi orizzonti, non solo ma tutte le sculture, una volta ultimate abbelliranno il nostro paese”.Nella tre giorni  però si potrà ascoltare tanta buona musica, sotto la direzione artistica di Valerio Ricciardelli. Il cartellone musicale è ricco. La prima  serata ci saranno i klezband insieme proprio a Valerio Ricciardelli, il due settembre si esibiranno i Pratola Folk gruppo fondato da Orlando Marano, nell’estate del 1974, inizialmente era formato da giovani studenti, professionisti ed operai di Pratola Serra in provincia di Avellino, zona particolarmente rappresentativa dell’emarginazione socio-culturale, e che risente della depressione economica onde da sempre il nostro mezzogiorno soffre., mentre l’ultima sera ci sarà il tanto atteso concerto dei Sancto Ianne gruppo di origini beneventane che arriveranno direttamente dal Uzbekistan dove saranno impegnati in uno spettacolo di beneficenza organizzato dall’Unesco. A questi si aggiungeranno gruppi itineranti, c’è molta curiosità per i Les Mec De Nanà un gruppo di giovani del Burkina Faso e della Paranza do Lione gruppo di musica popolare, le strade poi saranno invase da Trampolieri, giocolieri e Mangia fuoco. “Nonostante qualche problema di natura organizzativa – prosegue Vitale  – abbiamo deciso insieme al direttivo di avere un programma musicale ampio con gruppi che riproporranno la musica popolare dei nostri avi. E per questo dobbiamo ringraziare il direttor artistico Valerio Ricciardelli che ci ha messo a disposizione un parterre di artisti di tutto rispetto”.