Aiga Avellino, “Le votazioni referendarie sono il seme della democrazia”

AVELLINO – In occasione delle votazioni per i quattro referendum abrogativi del 12 e 13 giugno prossimi, la sezione dell’Aiga di Avellino spiega il valore dell’istituto referendario e si esprime in merito al suo significato. Di seguito le dichiarazioni del delegato, Avvocato Luigia De Girolamo. I quesiti per la quale la società civile è chiamata ad esprimersi i prossimi sabato e domenica   riguardano temi di grande importanza e attualità, anche alla luce del dibattito politico e dei recentissimi avvenimenti, tra tutti il terremoto in Giappone e la conseguente crisi delle centrali atomiche avvenuta a seguito del sisma. Nei quattro quesiti si va, quindi,  dalla  privatizzazione della distribuzione dell’acqua pubblica (ben due dei quattro  quesiti), forse il più politico dei temi,  al ritorno della produzione di energia nucleare e del legittimo impedimento a comparire in aula, per alcune cariche pubbliche. I quesiti posti, in particolare quelli riguardanti la privatizzazione dell’acqua, sono stati fortemente sentiti dalla popolazione, tanto che le firme necessarie alla vidimazione e al placet della Corte Costituzionale sono state raccolte in appena tre mesi. Così come ha assunto una forte valenza il quesito riguardo l’energia nucleare, che si pone in contrasto con alcune scelte governative, tanto che l’esecutivo ha cercato sino all’ultimo di sabotarne l’efficacia, mentre la Cassazione non ha esitato a dichiararne la legittimità. C’è da sottolineare un dato molto importante – ha continuato l’avvocato De Girolamo-: dal 1995 il quorum del 50% più uno, necessario per la validità delle consultazioni referendarie, non è mai stato raggiunto. La crescente sfiducia nella politica, i temi scarsamente interessanti alla maggioranza dell’opinione pubblica, e la modalità “abrogativa” del referendum stesso, hanno contribuito a questo risultato. Gli  appelli dei politici  o della Chiesa ad “andare al mare”, invece che a votare, in uno al mancato abbinamento alle elezioni politiche, così da non raggiungere un quorum più o meno sgradito, svelano un malcostume trasversale e quasi mai disinteressato. Temi come quelli dei quesiti sono invece vitali, come l’acqua e il dibattito sull’energia pulita, e possono davvero rappresentare il banco di prova della democrazia rappresentativa ed è opportuno che tale istituto vada salvaguardato, e non svilito continuamente. Secondo il Presidente Aiga Avellino, l’avvocato Walter Mauriello, “Il popolo italiano non deve sottovalutare, non solo in questa circostanza, la grande portata democratica del referendum che è l’unico strumento immediato e diretto capace di neutralizzare una disposizione di legge non confacente all’interesse pubblico. Il voto non andrebbe mai sprecato o sottovalutato perché se ciò avviene l’ordinamento vivrà di solo autoritarismo”.