E’ una svolta importante nel calcio: nella settimana della Pasqua 2012 non si gioca sui campi di Lega Pro. Ci si ferma e si dà spazio alla riflessione nel rispetto della tradizione religiosa. Un calcio che cambia volto e che promuove la parola rispetto.
Francesco Ghirelli, direttore della Lega Pro, prima di Pasqua, era intervenuto sul tema a Radio Vaticana ed aveva proposto “un tavolo da tenersi entro il mese di giugno tra tutti gli interessati alla formulazione dei calendari per definire nei particolari le date delle partite, evitando sovrapposizioni che possono sembrare offensive per il senso religioso”.A distanza di un mese, è arrivata la decisione di non disputare gare nel periodo pasquale. Da tempo, la Lega Pro sta portando avanti attività per un calcio che scende in campo con la solidarietà: dalle adozioni a distanza, partite nel 1995 ad opera di tutti i club di Lega Pro, agli striscioni che realizzano i bambini del Centro Sportivo Italiano negli stadi sul calcio , ad iniziative a sostegno di chi soffre.
“Con il C.S.I. – prosegue Ghirelli – realizziamo congiuntamente l’iniziativa “il calcio per i giovani”, volta a sostenere l’attività giovanile negli oratori, ma anche momenti di confronto sui modelli positivi di tifo con incontri per i ragazzi degli oratori in ogni città dove siamo presenti con i nostri club”.