Eccellenza, Solidarietà dell’Ippogrifo Sarno a Renna e Tortora

Sarno – Dopo l’aggressione avvenuta ai danni del tecnico irpino della Sarnese Giovanni Renna e del collaboratore Sig. Giuseppe Tortora , la società Ippogrifo Sarno, da una nota riportata sul suo sito ufficiale esprime il più sincero rincrescimento per un atto che non appartiene al proprio stile ed alla propria cultura. “Un assurdo episodio che non ha nulla a che vedere con il tifo e con lo sport del calcio. Pertanto la società si dissocia anche per il futuro da simili atteggiamenti ed esprime la piena e sincera solidarietà all’allenatore e a quant’altri siano stati incautamente coinvolti. La società esprime inoltre l’auspicio che il Presidente Aniello Pappacena desista dalle determinazioni dettate sicuramente dal momento di amarezza e scoramento poiché la società Sarnese 1926 è parte integrante del progetto culturale di Sarno che passa attraverso lo sport e rappresenta un riferimento nobile e di alto valore, riconosciuto unanimemente sia dalla società Ippogrifo Sarno che da tutti gli sportivi della città”. Il presidente Lazzaro Luce scrive a tal proposito: “Certo di interpretare il sentimento di tutti i sarnesi e di chi ama lo sport, esprimo la mia piena solidarietà all’allenatore e amico Giovanni Renna, per la vile aggressione di cui è stato oggetto da parte di alcuni pseudo – tifosi dell’Ippogrifo Sarno. Ciò di cui la città di Sarno e poi lo sport in generale non hanno alcun bisogno, sono le inutili contrapposizioni strumentali e gli esecrabili episodi di violenza gratuita, ai limiti dell’aggressione personale, che distruggono i veri valori che il calcio e lo sport più in generale racchiudono. Sono certo che insieme al presidente Aniello Pappacena affronteremo nel migliore dei modi la vicenda, riportando oltre che sul campo anche sugli spalti i più alti e nobili valori dello sport. Mi sento però in dovere di richiamare alla medesima responsabilità anche tutti i tifosi del calcio sarnese, in modo da evitare ulteriori episodi spiacevoli che travalichino la sana rivalità sportiva e che certamente non sono di alcun giovamento alla causa dell’una o dell’altra società.”