Di Gianvito Corbo – Ecco le parole di Andrea De Maria artista di Avellino e precisamente Mercogliano, partecipante al programma di Amici di Maria De Filippi.
-Da quanto tempo coltivi questa passione?
Mi sono appassionato durante il periodo delle scuole medie dove ho formato un gruppo musicale.Poi pian piano le cose si sono evolute,ho iniziato a cantare da solo e soprattutto a scrivere canzoni.Successivamente durante il periodo delle superiori ho incominciato a guardare “Amici” di Maria De Filippi e avevo intenzione,una volta compiuti i 18 anni,di fare un provino per questo programma.Inoltre ho fatto anche l’animatore e facendo questo ho capito quanto era bello stare su un palco.
–Cosa hai provato quando hai ricevuto la chiamata dal programma “Amici” e quindi che un tuo sogno si stava realizzando?
Sono stato molto sorpreso ed entusiasto,non ci credevo; nonostante tutto sono rimasto con i piedi per terra perchè devo superare ancora tante fasi per far si che il mio sogno diventi realtà.
–Cosa ti senti di dire a quei ragazzi che hanno un sogno nel cassetto?
–Credeteci e provateci!Non basate la vostra vita esclusivamente sui vostri sogni,intraprendete anche altre strade,ma non abbandonate mai quello in cui credete davvero perchè tentar non nuoce.
–Hai qualche ringraziamento in particolare da fare??
Sì..A tutti i miei amici che mi hanno spinto a provarci e alla mia famiglia che col tempo ha cominciato a credere in me.
–Dedichi questa tua esperienza a qualche persona speciale?
No.Quest’esperienza è stata fondamentale per smentire tutte le critiche che ho sempre ricevuto sul canto nonostante io abbia sempre pensato di saper cantare.Essere arrivato tra gli ultimi 49 ragazzi in tutt’Italia è già un piccolo traguardo e una grande soddisfazione che mi può incentivare nel portare avanti questa strada.
–Stai pensando seriamente di intraprendere in futuro una carriera musicale o continuare con gli studi ?
Vorrei intraprendere la carriera musicale,non solo come cantante,ma anche nello spettacolo e ambiti che riguardano la musica.
