Sulle note di Tchaikovsky e le coreografie di Petipa rivive la fiaba de La Bella Addormentata

Sulle immortali note di Peter Ilyich Tchaikovsky e attraverso le straordinarie coreografie di Marius Petipa, la fiaba de La Bella addormentata rivivrà nelle perfette movenze dei 48 danzatori del Balletto di Mosca – La Classique, diretti da Elik Melikov, con le musiche originali eseguite dal vivo da 60 musicisti dell’Orchestra del Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino.
 
 
Sabato 16 (ore 21) e domenica 17 gennaio (ore 18:30) il Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino saluta il gradito ritorno del Balletto di Mosca – La Classique che porterà in pedana La Bella Addormentata, una delle fiabe più conosciute e amate di Charles Perrault, ottavo appuntamento del cartellone “Grande Teatro” organizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano.
 
 
«Con il ritorno del Balletto di Mosca – La Classique e dei suoi 48 elementi tra corpo di ballo, solisti e primi ballerini, torniamo a confrontarci con il linguaggio della danza scandito dalle musiche senza tempo di Tchaikovsky eseguite dal vivo dagli orchestrali del Conservatorio “Cimarosa” – spiega il presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano – Un sodalizio che dura da anni con l’istituzione di Alta formazione musicale per offrire al variegato pubblico avellinese un momento di grande qualità e magia nel segno della grande fiaba di Perrault».
 
 
«Il “Carlo Gesualdo” è uno dei pochissimi teatri che porta in scena spettacoli di danza accompagnati dalla musica dal vivo di una orchestra lirico-sinfonica. Questo ci mette sullo stesso livello dei Massimi d’Italia – spiega il direttore del “Cimarosa” Carmine Santaniello – Quest’anno gli orchestrali professionisti del Conservatorio si esibiranno su pagine di musica immortali ed impegnative che susciteranno di sicuro l’interesse del nostro affezionato pubblico».
 
 
Il balletto, diviso in tre atti, è ambientato presso la corte di re Floristano, dove sono in corso i festeggiamenti per la nascita della principessa Aurora. Fra gli invitati le buone fate del regno offrono i loro doni augurando ogni bene all’erede. Furiosa per non essere stata invitata alla festa giunge la perfida maga Carabosse che lancia una maledizione alla piccola Aurora: il giorno del suo sedicesimo compleanno troverà la morte pungendosi con un fuso.
 
 
All’appello, però, manca la buona fata dei Lillà che, avendo ancora in serbo il suo dono, trasforma la morte irreparabile in un lungo sonno che coinvolgerà tutta la corte e che avrà fine solo grazie al bacio di un giovane principe.
 
 
Nei giardini reali si festeggia il sedicesimo compleanno della principessa, ogni fuso è stato bandito dal regno ed il suo uso vietato. Appare Aurora e tutte le attenzioni sono per lei. Nessuno si accorge dell’arrivo di Carabosse che, travestita da vecchia, le porge un fuso. Aurora ne è incuriosita, non ha mai visto un oggetto del genere, lo tocca e ferita cade a terra tramortita, ma il maleficio si trasforma in incantesimo e tutta la Corte cade in un sonno profondo.
 
 
Trascorsi cento anni, mentre il principe Desiré e la sua corte sono a caccia, la fata dei Lillà lo conduce da Aurora. Alla visione della bella principessa, Desiré cade perdutamente innamorato e la bacia. L’incantesimo è spezzato.
 
 
Il balletto si chiude con la grande festa di nozze dei due giovani principi. Tra gli invitati anche diversi personaggi delle favole di Perrault: Il Gatto con gli stivali e la gatta bianca, L’uccellino blu e la Principessa Florine, Cenerentola e il Principe Fortuné, Cappuccetto rosso e il lupo. Tutti danzano in onore di Aurora e Desiré che chiudono con il Grand pas de Deux in un’apoteosi di felicità.
 
 
I biglietti per assistere allo spettacolo sono ancora disponibili presso la biglietteria di piazza Castello, aperta al pubblico dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
 
 
Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620