San Giorgio a Cremano, danza etno-contemporanea al festival Ethnos con Ziya Azazi e Anuang’a Fernando

Non solo la musica protagonista alla ventiduesima edizione di Ethnos, il festival ideato e diretto da Gigi Di Luca che quest’anno dedica spazio e attenzione anche alla danza e alla letteratura. Venerdì 22 settembre dalle ore 21 un suggestivo spettacolo di danza ethno-contemporanea andrà in scena a Villa Vannucchi, a San Giorgio a Cremano. Protagonisti della doppia esibizione saranno i danzatori Ziya Azazi  dalla Turchia e Anuang’a Fernando dal Kenya.  In scena, proporranno due diverse performance e coreografie, dal grande fasciano e impatto emotivo. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
 
Ziya Azazi è uno straordinario danzatore e interprete turco. Dal 1990, sin dalle sue prime coreografie, presso il Teatro di Stato di Instabul, il Tanz Atelier Sebastian Prantl, il Tanz Hotel e Willi Dorner, è fortemente influenzato dalle danze tradizionali dei dervisci, che ha saputo riprendere e rielaborare in chiave contemporanea, appoggiandosi su nuovi tappeti sonori e creando un mix di grande suggestione e potenza.
Accanito esploratore della danza Sufi, da quasi vent’anni la coreografa in diverse interpretazioni, con le sue ampie gonne dalle ripetute rotazioni, che portano la mente dello spettatore a vivere un viaggio di conoscenza e di ricerca della soglia tra il mondo materiale e quello spirituale.
Nella performance Dervish in Progress, Ziya Azazi ci aspetta sulla soglia dell’ultima porta del Sufismo, il Discernimento, e riflette la sua gioia di conoscere e di andare oltre se stesso condividendo questo momento con il pubblico. Le gonne usate sono un elemento indispensabile nella sua danza. Cambiano forma costantemente durante tutta la performance. Non sono solo costumi ma diventano una vera e propria parte di lui, un partner, un mantello, una coperta dietro cui nascondersi. Le rotazioni ripetute aumentano sia la consapevolezza fisica che la consapevolezza meditativa. La sua reinterpretazione della danza dipende da una nativa ricerca analitica che però non è solo artistica e concettuale, ma anche personale e consapevole.
 
 
 
Danzatore e coreografo keniota, autodidatta e atipico nel panorama della danza contemporanea, Anuang’a Fernando rappresenta il suo paese in ogni evento ufficiale fin dall’inizio della sua carriera nel 1990.
Organizzatore di manifestazioni per l’African Heritage Company del Kenya, collabora a vari progetti in Sudafrica, Seychelles, Réunion, Paesi Bassi e numerosi festival francesi.
Ispirato dai Canti Masai, l’artista dà vita ad un vero e proprio rito iniziatico che evolve dalla tradizione verso la modernità, alla ricerca di un cammino originale affinchè la danza Masai viva pienamente la propria epoca, con la sua potenza ritmica e la sua energia liberatrice più profonda.
In Traditional Future, la sua gestualità è superbamente amplificata da un movimento ondulatorio, che canalizza l’energia in salti verticali dalla potenza primitiva. Anuang’a incatena forza e agilità sulla ritmica vocale, motore del movimento, esprimendo l’autenticità della sua danza con una abilità sconcertante. Il loro spettacolo è come un libro aperto sulla realtà quotidiana del popolo Masai, in cui il testo si fa canto e l’immagine danza.