Psichiatria: quale organizzazione?

L’ USB, sempre attenta alle problematiche che interessano la cittadinanza, oltre a quelle riguardanti i Lavoratori, è fortemente preoccupata da varie criticità relative all’organizzazione del Dipartimento di Salute Mentale. In questo periodo, prevale l’attenzione della scrivente Organizzazione Sindacale a riguardo di prestazioni quali visite domiciliari, urgenza ed emergenza psichiatrica, che a nostro avviso potrebbero subire non poche difficoltà per la tempistica di intervento. Infatti, la maggioranza del Personale infermieristico afferente all’area Est del territorio irpino (UU.OO.S.M. di Avellino e Atripalda), idoneo a svolgere tali funzioni, ha inoltrato da oltre un mese una nota con la quale comunicava, con largo anticipo, ai vari Dirigenti apicali del DSM la propria indisponibilità alla guida di autoveicoli per le attività di cui innanzi, pur lasciando aperto uno spiraglio organizzativo alternativo; e sempre con un unico obiettivo: assicurare tutte le tipologie di interventi nell’interesse dell’utente e delle Istituzioni. Ebbene, il Direttore del DSM, pur informato di tale giusta posizione del Personale infermieristico, con scarsa celerità, ha pensato di indire una riunione, ad orari diversificati, con gli Operatori menzionati ed appartenenti a due Strutture, attualmente con responsabilità territoriali diverse nelle more dell’approvazione dell’Atto Aziendale che, invece, prevede un unico Direttore con un’unica UOSM. A questo punto sorge spontaneo un interrogativo: come mai un Direttore di un Dipartimento Strutturale si preoccupa di indire un incontro con queste modalità e per una stessa problematica tre giorni prima di una grande criticità annunciata? Quale proposta ha da prospettare? L’USB vigilerà, con il supporto del proprio Ufficio Legale, su quanto emergerà dalle due riunioni, restando al fianco dei Dipendenti coinvolti e nell’interesse delle fasce deboli. Anche perché per svolgere funzioni infermieristiche non è previsto il possesso della patente di guida, né tantomeno l’utilizzo della stessa patente di guida per compiti non previsti dalla declaratoria del profilo.