La poesia contemporanea a cura dell’ Associazione MARCO AMENDOLARA

Venerdì 28 luglio, alle ore 20, reading di poesia a cura di Francesco Iannone nell’area archeologica di Fratte, ospite della XX edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in tour firmati da Antonia Willburger. Salerno.  Serata nel segno della poesia, venerdì 28 luglio, per l’11 appuntamento dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia in Tour”, firmati da Antonia Willburger. I riflettori dell’Area Archeologica di Fratte si accenderanno, a partire dalle ore 20, su Isola, un reading poetico curato da Francesco Iannone, in collaborazione con l’Associazione Marco Amendolara. Un aperitivo in musica sarà servito nel corso del reading che vivrà della declamazione di versi di poeti del nostro Sud, da Domenico Cipriano a Mario Fresa, da Antonietta Gnerre ad Alfonso Guida, sino ad Eleonora Rimolo e Gino Scartaghiande, sulle tracce di un ulissiaco itinerario, ma senza alcun sicuro approdo e man mano riconoscere i tratti inconfondibili di versi e di un’ “Isola” di cui Marco Amendolara faceva parte, rivelatasi nel tempo, sempre più contemporanea.  La poesia sembra perpetuamente in crisi, eppure, senza meravigliare nessuno, riesce sempre a sopravvivere. La poesia ci offre una prospettiva sui nostri sentimenti o, su come noi stessi ce li rappresentiamo, esteriorizzando la nostra interiorità. Ciò che ci attira leggendo una poesia è il suono, il “dire” del suo autore, la sua voce, il suo sentire, un linguaggio che sposa quello della musica, cui è dedicato il cartellone che ospita questo reading. L’isola dei poeti creata da Francesco Iannone diverrà luogo a cui tendere ed in cui realizzare felicità e pienezza spirituale, un mondo completo, che si contrappongono al mare dell’ irrazionalità e del caos, della materia indifferenziata ed ostile, dell’ignoranza, della paura.
Domenico Cipriano vive in Irpinia. Ha pubblicato la prima raccolta Il continente perso (Roma, Fermenti, 2000; 2a. ed. 2001),  i libricini da collezione, L’assenza (con foto a cura di Enzo Eric Toccaceli), PulcinoElefante, 2001; La pelle nuda delle stelle (con un disegno di Antonio Baglivo), Idridilibri, 2008; L’enigma della macchina per cucire (con un disegno di Prisco De Vivo), Edizioni L’Arca Felice, 2008. Interessato al connubio Jazz e Poesia è inserito nell’antologia della poesia in jazz in Italia, Swing in versi, a cura di Guido Michelone e Francesca Tini Brunozzi (Milano, 2004) e ha dato vita, insieme all’attore Enzo Marangelo e al pianista Enzo Orefice, al progetto “JP band” da cui il CD Le note richiamano versi (Abeatrecords, 2004), con sezione ritmica di Piero Leveratto ed Ettore Fioravanti. È presente nei volumi collettanei “4 poets” (Il Filo, Roma, 2003) e “7 poeti campani” (Orizzonti Meridionali ed., Cosenza, 2006) e in varie antologie, si ricordano: Melodie della Terra, a cura di Plinio Perilli (Crocetti, Milano, 1997), La poesia in Campania, a cura di G. B. Nazzaro (Marcus ed., Napoli, 2006), Da Napoli / verso, a cura di A. Spagnuolo e S. Di Spigno (Kairòs, Napoli, 2007), Corale, a cura di F. Bianchi (La voce della luna, 2007), Forme concrete della poesia contemporanea, a cura di S. Montalto, (Joker edizioni, Novi Ligure, 2008). È del 2014 la raccolta Il centro del mondo transeuropa e del 2015 November Gradiva Publications con testo italiano a fronte.
 
Mario Fresa Esordisce in poesia con l’avallo di Cesare Garboli e di Maurizio Cucchi. Ha collaborato alle principali riviste culturali italiane, da «Paragone» a «Nuovi Argomenti», da «Caffè Michelangiolo» all’«Almanacco dello Specchio». Suoi testi in prosa e in poesia sono presenti in varie antologie, pubblicate sia in Italia sia all’estero, da Nuovissima poesia italiana (Mondadori, 2004) alla più recente Veintidós poetas para un nuevo milenio, numero speciale della rivista spagnola «Zibaldone. Estudios italianos» (Università di Valencia, 2017). Nel 2002 pubblica il prosimetro Liaison, con la prefazione di Maurizio Cucchi (edizioni Plectica; Premio Giusti Opera Prima, Terna Premio Internazionale Gatto); seguono, tra  le altre pubblicazioni di poesia, il trittico intitolato Costellazione urbana (Mondadori, «Almanacco dello Specchio» n. 4, 2008); Alluminio (con uno scritto introduttivo di Mario Santagostini, 2008); Uno stupore quieto (Edizioni Stampa2009, a cura di M. Cucchi, 2012; menzione speciale al Premio Internazionale di Letteratura Città di Como); La tortura per mezzo delle rose (nel sedicesimo volume di «Smerilliana», 2014, con un saggio di Valeria Di Felice); Teoria della seduzione (Accademia di Belle Arti di Urbino, con opere visive di Mattia Caruso, 2015). Ha curato l’edizione critica del poema Il Tempo, ovvero Dio e l’Uomo di Gabriele Rossetti (nella collana «I Classici» di Rocco Carabba, 2010) e la traduzione e il commento dell’Epistola De cura rei familiaris dello Pseudo-Bernardo di Chiaravalle (Società Editrice Dante Alighieri, 2012).
 
Antonietta Gnerre  giornalista, poetessa, scrittrice, critico letterario e studiosa, ha pubblicato le sillogi poetiche: Il Silenzio della Luna (Menna,1994); Anime di Foglie (Delta 3, 1996); Fiori di Vetro- Restauri di Solitudine (Fara, 2007); Salici di Seta- Il viaggio del Silenzio nei Poeti irpini (Il Silenzio della Poesia, Fara, 2008); Preghiere di una Poetessa (Lo Spirito della Poesia, Fara, 2008); il Saggio: Meditazione poetica e Teologica in Mario Luzi (Delta 3, 2008); Ultimo sogno- Pianeta Terra (Poeti Profeti, Fara, 2009); PigmenTi (Edizioni L’Arca Felice, 2010); Come un Albero di Gòfer, Strada Statale Ofantina Bis (Salvezza e impegno, Fara, 2010); Cristina Campo – Il viaggio silenzioso e spirituale, Il silenzio del diritto, saggi di Diritto e Letteratura, a cura di Felice Casucci (ESI, Napoli, 2013).
 
Alfonso Guida poeta lucano, di San Mauro Forte, piccolo centro collinare in provincia di Matera, dove tuttora vive. La sua disobbedienza sta nell’atto tenace ed insistente della scrittura a cui attende come a un’arte musiva, tassello dopo tassello, nell’isolamento di una terra lucana, sprovvista delle categorie del contemporaneo. La sua disobbedienza è nel titolare l’inattualità, mostrarne il potere autentico di elevazione, anche quando tutto sembra procedere nella direzione opposta. Nel 1998, con la raccolta “Il sogno, la follia, l’altra morte” (Laboratorio delle Arti, Milano), vince il Premio speciale Opera Prima Dario Bellezza. Nel 2002 vince il Premio Montale con la plaquette “Le spoglie divise (Quindici stanze per Rocco Scotellaro)”. Nel 2011 pubblica la raccolta “Il dono dell’occhio” (Poiesis editrice), finalista Premio Notari 2012. Sempre del 2012 è il lungo poema “Irpinia” (Poiesis editrice). Varie le plaquette pubblicate finora: “Via Crucis”, “ Note di terapia”, “ Nous ne sommes pas les derniers”, quest’ultima ispirata all’omonima serie del pittore Zoran Music.
 
Eleonora Rimolo  Eleonora Rimolo, salernitana, ha pubblicato il romanzo epistolare “Amare le parole” (Lite Editions 2013) e le raccolte poetiche “Dell’assenza e della presenza” (Matisklo 2013) e “La resa dei giorni” (AlterEgo2015, Primo Premio poesia giovani “Europa in Versi”). Nel 2017 pubblica per i tipi di Ladolfi Editore la raccolta di poesie “Temeraria gioia” (prefazione di Gabriella Sica). Con alcuni inediti ha vinto il Primo Premio “Ossi di seppia” (Taggia, 2017). È redattore per la sezione online di «Atelier».
 
Gino Scartaghiande di Cava de’ Tirreni, ha pubblicato due libri di poesia, Sonetti d’amore per King Kong – Cooperativa Scrittori – Roma 1977 e Bambù (questioni di provincia) – Rotundo – Roma 1988. Tra i due testi, undici anni di distanza e una scrittura sempre a fuoco, eppure focalizzata intorno a un centro espressivo ben differente. Esemplare in tal senso la dichiarazione posta nelle prime pagine di Bambù: ”Prima di ciò / avevo la facilità / d’esserci. / Ora è come / da una finestra a metà /senza differenza ma doverosa. ” Il silenzio in cui Scartaghiande sembra essersi chiuso conferma quest’impressione di difficoltà dolorosa e necessaria: ”Io non ho mai / incominciato a dire. / Se non la vanità. / Io attendo una grazia e solo questo / mi sento di dare. ” Per i commenti critici si veda E. Pagliarani – ”Periodo ipotetico” n° 10/11 – G. Sica ”Avanti!” – 13/02/77 – A. Giuliani – ”La Repubblica” – 23/04/77 – F. Cordelli – ”Il poeta postumo” – Lerici – Roma 1978 – A. Zanzotto – ”Corriere della sera” – 07/06/96 – S. Caltabellotta – dall’antologia ”Ci sono fiori che fioriscono al buio” – Frassinelli 1977  – (*) Flavia Giacomozzi – “Campo di battaglia, poeti a Roma negli anni ottanta (antologia di “Prato pagano” e “Braci”), con intro di Gabriella Sica, Castelvecchi 2005 (Fonte: Kult underground, con variazioni e aggiunte mie).
 
Il festival “Concerti d’estate di Villa Guariglia in tour” è organizzato da Antonia Willburger del CTA di Salerno in collaborazione con la Provincia di Salerno, il Comune di Salerno, il Comune di Cava de’ Tirreni, il Comune di Baronissi, l’Ept, la Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, il Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno, la Coldiretti-Campagna Amica e l’Associazione Amici dei Concerti di Villa Guariglia e con il patrocinio morale del Consiglio Regionale della Campania.
 
 
I PROSSIMI APPUNTAMENTI IN CARTELLONE.  Il 29 luglio sarà di scena il teatro con “Un’idea di teatro. La scena tra editoria e territorio”, a cura di Pasquale De Cristofaro, in collaborazione con Corpo Novecento. Il 29 luglio è anche il giorno di un grande ritorno, quello dei Trombonisti Italiani che condurranno il pubblico in un tour di melodie celeberrime dal galop del Guglielmo Tell di Rossini alla misteriosa Round about midnight di Thelonious Monk. Il 30 luglio Paolo Palopoli quartet presenterà il suo ultimo lavoro “Sounds of New York”, in cui il chitarrista scatta una fotografia della sua esperienza statunitense, che comprende, oltre alle sonorità mainstream e hard bop, anche quelle caratteristiche del blues e west coast. Il 31 luglio la scena sarà quella del Parco del Ciliegio di Baronissi, ove si accenderanno i riflettori sulla vocalist Simona De Rosa che proporrà “With respect to Ella” un tributo alla voce jazz, Ella Fitzgerald, per il centenario della nascita con un quartetto made in Salerno, capitanato dal sax tenore di Daniele Scannapieco. Due gli appuntamenti a Cava de’ Tirreni, il 2 agosto con The Martucci Sisters & Carlo Lomanto, latori di quelle armonie vocali nate negli anni trenta e sviluppatesi nel raffinato vocalese, giunto fino ai nostri giorni, mentre il 6 agosto, “Napoli canta ancora” con la chitarra di Espedito De Marino e il mandolino di Gianni Marcellini, in un tour di melodie dall’’800 ai giorni d’oggi. L’11 agosto sarà l’Associazione “Il Tempio della musica” a presentare a Cava de’ Tirreni il sentire dei giovani musicisti dell’ensemble “Enarmonici”, mentre il 17 agosto debutto della musica nella Tenuta dei Normanni di Giovi con il blues di Chris Cain sostenuto dalla Luca Giordano Band, in collaborazione con il Campania Blues festival. Un chitarrista blues, Cain, con raffinate divagazioni jazz dal tocco caldo, deciso e intelligente versatile polistrumentista con una voce che ricorda BB King. Gran finale il 18 agosto nel parco del Ciliegio di Baronissi con il quartetto del fisarmonicista Francesco Citera, che condurrà il pubblico dalla Francia all’Argentina, passando per l’Ungheria e il Brasile.