Giovedì 17 agosto il bluesman con la Luca Giordano Band sarà ospite della XX edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia

C’è blues in Campania, e sarà la XX edizione dei “Concerti d’Estate di Villa Guariglia in tour” firmati da Antonia Willburger a proporre al suo pubblico, in collaborazione col Campania Blues Festival di Domenico Spena e Angelo Senatore, che chiuderà con questa prestigiosa serata la sua XII rassegna, uno dei migliori chitarristi al mondo, Chris Cain, considerato una vera e propria icona del Blues moderno. Notte d’estate in blues, quella di giovedì 17 agosto, quando nell’incantevole cornice dell’ anfiteatro della Tenuta dei Normanni di Salerno, nella verdeggiante frazione di Giovi Bottiglieri, si eleverà, a partire dalle ore 21 lo  stile chitarristico infuocato con sfumature jazz ed intense sonorità blues tradizionali che impreziosiscono la profonda voce dai toni caldi, che fanno di Mr. Cain quell’ autentico bluesman con tanti anni di esperienza alle spalle. Una serata che avrà quale sigillo un momento conviviale con i musicisti, dinanzi ad un piatto fumante di spaghetti, offerto dagli chef della tenuta, maestri d’accoglienza. Mr. Cain avrà quale band di sostegno, quella di Luca Giordano, con il leader alla chitarra e voceFabrizio Ginoble al pianoforte e organo, Walter Cerasani al basso e Lorenzo Poliandri alla batteria. La grandissima espressività di Chris Cain sul palco è il risultato di innumerevoli concerti e incontri, nel corso degli anni e di lunghi studi musicali. Chris Cain, infatti, è un polistrumentista, capace di eccellere oltre che nella chitarra, anche nel sax e nel pianoforte. La passione e l’intensità della propria musica sono il riflesso delle sue radici, per metà greche e per metà afro-americane. Chris Nasce a Memphis una cinquantina di anni fa e si mette subito in luce come ragazzo prodigio che suona e scrive Blues di altissima qualità, nella leggendaria “Bale Street”. E’ notato infatti dai “mostri sacri” della chitarra, come B.B. King e Albert King e della musica nera in genere, che lo eleggono a pieni voti nella Hall of Fame. Nei suoi ben sette album all’attivo si alternano purissimo e caldissimo Blues, con sue composizioni originali, e grandi puntate di Rhythm’ n’ Blues, in cui impressionano in primo luogo gli arrangiamenti. La musica ci invita a viaggiare, adottando una visione meno rigida di tutte le altre discipline, il passato non è mai concluso in musica, pronto per essere consegnato al canone, al museo, o alla pagina. Il passato, nel suo rifiuto perturbante di morire, introduce la sua nota blue, ambivalente, dissonante, risonante di un altrove inusitato. Una nota blue che evoca quella “stonata” delle culture diasporiche afro-americane dell’Atlantico moderno, unite nella violenza, dalla schiavitù, e, successivamente distillate nella colonna sonora urbana della metropoli moderna, sotto le pressioni del razzismo e della marginalizzazione. In quest’ottica, il passato può tornare come un’immagine esplosiva, carica di un tempo capace di far deflagrare il presente. Ecco, allora che nella chitarra di Chris Cain, riconosceremo lo stile viscerale del Delta, con l’uso magistrale del bending, con un vibrato ampio e molto espressivo, con un fraseggio di grande impatto emotivo. Un power blues, che intende mettere l’accento su quanto di viscerale sa trasmettere attraverso la sua chitarra, irruente e sanguigno, capace di trasformare ogni singola nota in un colpo allo stomaco dell’ascoltatore.