CORONAVIRUS – Hosteria giu’ da Thomas: “Ristoranti? Abbiamo sentito esclusivamente promesse mai mantenute

Thomas Taccone titolare dell’Hosteria giù da Thomas è uno dei tanti ristoratori irpini che è stato danneggiato dal coronavirus ormai sono passati diversi mesi dalla chiusura forzata delle attività con perdite e danni inestimabili. È stata prorogata fino al 1 giugno la chiusura dei ristoranti questo è un duro colpo a tutto il settore agroalimentare italiano, ecco perché è necessario che il Governo analizzi nuovamente con attenzione questa misura. Abbiamo raggiunto telefonicamente il titolare Thomas Taccone: “Vorrei iniziare col dire che in anzitutto la salute degli italiani e del mondo intero viene prima ma ciò non significa abbandonare i nostri destini, parlo di noi microimprese, di lavoro e di fatica con prospettive future che non ritorneranno per il momento come prima. Stiamo cercando un aiuto concreto ma sembra che le azioni politiche, il denunciare la scarcerazione di grandi boss mafiosi, il decretare la ripartenza di un calcio fermo, siano più forti del far capire che senza la rinascita di uno stato basato sul lavoro noi non riusciremo a risollevare un bel niente. Un decreto legge che impone un delivery fatto con modalità orarie fasulle, dei discorsi non decifrabili da parte del presidente del consiglio come se voglia quasi non farsi comprendere per non assumersi responsabilità tutto questo è surreale. Io credo nel mio lavoro voglio i miei diritti e fino adesso abbiamo sentito esclusivamente promesse mai mantenute, il nostro valore è di 600€… ben venga noi daremo allo stato lo stesso valore che da lui a noi”.