Chirurgia: le strutture private tra virtuosismo ed eccellenza

Il 25,7% degli italiani sceglie le strutture private per gli interventi chirurgici. Praticamente più della metà di coloro che quotidianamente ricorrono alla sanità privata per visite, esami diagnostici e cure specialistiche, che sono circa il 40% (Rapporto Eurispes 2017), e ne sono soddisfatti. L’attività chirurgica esercitata nelle strutture sanitarie private, che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della sanità italiana, sarà al centro del 15° Congresso nazionale della Società Italiana di Chirurgia nell’Ospedalità Privata (SICOP, www.sicopchirurgia.com) in programma il 15 e 16 giugno a Napoli presso l’Hotel Royal Continental. Il congresso, dal titolo “Chirurgia accreditata: tra virtuosismo economico ed eccellenza clinica” presieduto dal dott. Pietro Maida annovera la partecipazione di alcuni tra i più autorevoli chirurgi italiani che si confronteranno sulle più attuali innovazioni chirurgiche, ma anche su aspetti organizzativi, gestionali ed economici.
Il congresso affronterà i temi più attuali della chirurgia addominale, quali la “parete” e l’obesità, e la laparoscopia d’urgenza, illustrati anche con sessioni video, oltre ad un corso organizzato specificamente per infermieri di camera operatoria, in collaborazione con la loro associazione, in quanto la SICOP ritiene la loro figura e il loro ruolo assolutamente fondamentale per il corretto svolgimento del lavoro quotidiano.
 
“La sanità privata, o accreditata che dir si voglia, costituisce un capitolo importante dell’offerta sanitaria del nostro Paese e rappresenta un’opportunità per tutti: pazienti, operatori ed imprenditori.” – afferma Pietro Maida, Presidente del Congresso, Consigliere della SICOP e Direttore dell’UOC di Chirurgia dell’Ospedale Evangelico Betania di Napoli“Al suo interno esistono realtà molteplici e diverse, ma è innegabile la spinta continua alla evoluzione, tesa alla ricerca della qualità e dell’eccellenza. Riteniamo d’altronde che l’ottimizzazione delle risorse coniugata alla qualità delle prestazioni sia il principale “marchio di fabbrica” di ogni struttura accreditata”.
 
L’evento sarà preceduto dal corso pre-congressuale “Hands-on dry-lab”, in programma all’AORN Cardarelli, sulle suture laparoscopiche che metterà a confronto le tecniche 2D e quelle 3D. Il Congresso, poi, affronterà alcune delle tematiche più innovative sulle tecniche chirurgiche. Grande attenzione sarà posta alla chirurgia oncologia disciplina in cui Napoli rappresenta un punto di riferimento nazionale proprio con Pietro Maida, che presso l’Ospedale Evangelico Betania opera i tumori allo stomaco e al Colon con la tecnica avanzata della laparoscopia. Molto attesa la sessione “I giovani incontrano i maestri”, in cui, per la prima volta in un congresso medico, i giovani medici under 40 avranno la possibilità di mostrare il loro lavoro, sottolineando anche le difficoltà specifiche relative alla curva di apprendimento, avvalendosi di un contraddittorio costruttivo con un chirurgo esperto del campo, i “maestri” appunto. Altra novità del congresso napoletano sono le sessioni congiunte con altre società scientifiche, la SICO (Chirurgia Oncologica), ISSE (Endoscopia) e SIUCP (Colonproctologia), nel tentativo di dare reale attuazione al processo di unificazione delle società scientifiche.
 
 
 
 
 
Il Congresso sarà aperto dalla tavola rotonda “Gestione economica ed organizzativa: modelli a confronto” moderata dal giornalista de Il Mattino Ettore Mautone che prevede le relazioni del dott. A. Del Favero su “Organizzazione clinica e D. Croce su “Gestione economica”. Tra gli interventi quello del dott. Gianandrea Baldazzi, Presidente della SICOP. La Lettura inaugurale è affidata a Mons. Andrea Manto, che terrà una relazione su “L’Etica nella chirurgia moderna”.