Castellarte: riflettori sugli artisti, stasera in scena anche il prof. Apolito, il vincitore delle Olimpiadi delle Arti di Strada

Sabato 30 è la seconda serata di Castellarte XXIII Festival Internazionale di Artisti IN Strada, dedicata quest’anno ai “Ritmi di Festa”, esaminati nella loro funzione sociale e terapeutica nell’omonimo libro dell’antropologo Paolo Apolito.
Il ritmo è vita, è gioia e la strada è il luogo d’incontro di sconosciuti che, nel ritmo, si riconoscono e possono dialogare; è questo il messaggio che parte da Capocastello, da sempre il grande “palcoscenico diffuso” di Castellarte.
“Castellarte è un grande festival di teatro di strada – ha scritto il prof. Apolito sulla sua pagina Facebook – Giunti alla 23° edizione, gli organizzatori hanno deciso di dedicarla al mio libro “Ritmi di festa” e mi hanno chiesto di tenere là ogni sera il mio monologo. Castellarte sarà un modo gioioso di ritrovare un bandolo per riprendere a pensare a 360 gradi, dopo l’annichilimento delle notizie del mondo. Un modo festoso per emozionarsi. E per riflettere sulla rottura dei ritmi di festa che ogni atto terroristico è (alcuni lo sono espressamente: avvengono durante feste). Rottura del piacere della socialità positiva, che è appunto un’esperienza ritmico-musicale. Continuo a pensare che stare in strada, tra persone, e fare festa siano una buona cosa. E che il teatro di strada sia una via virtuosa per le feste. I clown poi. I clown sono maestri dei ritmi e della mimesi. A Castellarte nei tre giorni del festival mi farò accompagnare nel mio monologo da un clown, Gianvincenzo Nastasi, che non è un clown di mestiere, ma lo è nell’animo. Con lui ho già fatto altre cose e lui sente, sente terribilmente il fascino del ritmo condiviso”.
Oltre all’interessantissima conferenza-spettacolo del prof. Paolo Apolito dal titolo “L’Antropologo a domicilio” che riprende i temi del libro “Ritmi di Festa. Corpo, danza, socialità” (ed. Il Mulino), il cast selezionato dal Direttore Artistico Anna Di Nardo entusiasmerà il pubblico con spettacoli di successo nelle maggiori piazze internazionali. Dal laboratorio di teatro-ragazzi degli israeliani Koom Koom Theater; alla magia acrobatica del duo tedesco Elabö; alla commistione tra clownerie, fuoco e acrobazia dei Creme & Brulée; all’allegra stramberia circense dei Fivequartettrio; alla vertiginosa giocoleria de I Nipoti di Bernardone; alla clownerie surreale e contemporanea di Andrea Farnetani, vincitore del Pavè d’Or” al Festival de Artistes de Rue de Vevey 2014; a Fraser Hooper, clown vincitore delle Olimpiadi dell’arte di strada che si svolgono in Nuova Zelanda.
La musica è varia e coinvolgente, dal trio di chitarre con percussionista I Poterìco già semifinalista in “Italia’s got talent 2015”; all’indole sociale e cantautorale de I Musicanti del Vento, già finalisti al Premio De André e in corsa per il palco del Primo Maggio a Roma; al folk-rock dei romani The Shak & Speares già su palchi importanti come quello del Neapolis con gli Skunk Anansie; al country-folk-punk dei partenopei Mexico86; al “power-gipsy-dance” dei fiorentini Baro Drom Orkestar che si definiscono “poco world music e molto punk” e hanno aperto concerti di artisti  del calibro di Goran Bregovic; alla frenesia sonora degli ottoni della Bandragola Orkestar nata dal cuore multietnico di Torino, il quartiere Porta Palazzo, per poi girare il mondo con i loro suoni meticci; al crooner Antonio Sorgentone con la sua vena retrò che rimanda agli anni ’50 e a Carosone e Buscaglione; ai Fantasia Pura Italiana ironici e teatrali; ai partenopei Kafka sulla spiaggia.
Per la prima volta a Castellarte ci sarà uno spazio dedicato al burlesque, con la presenza di ben tre artisti uniti nel progetto Burlesque Riot. The Duncan’s Performance Art Project con Giuditta Sin e Gonzalo De Laverga in uno show ispirato alla trasgressiva icona della danza Isadora Duncan e Miss Vampfire, che canta le sue composizioni e standard jazz in uno spettacolo pieno della classe e dell’ironia delle vamp holliwoodiane.
“Il burlesque nasce nell’Inghilterra vittoriana – spiega Giuditta Sin – oggi è un’arte assolutamente contaminata con il teatro, l’arte circense, alle arti performative. Proporremo spettacoli diversi, da quelli più vintage di Miss Vampfire a quello, mio e di Gonzalo De Laverga, dal gusto più molto più contemporaneo e ispirato alla provocatoria Isadora Duncan. Ad aprile il Burlesque Riot ospita a Roma decine di artisti internazionali, proprio per confrontarsi e mostrare l’evoluzione del burlesque”.
Altra novità di questa edizione è l’app per smartphone Castellarte Next Fest che Castellarte ha voluto per facilitare, grazie alla tecnologia, la fruizione del Festival.
Torna per la terza volta consecutiva il Concorso Fotografico promosso dall’Associazione Culturale Fotografica “Colori Mediteranei” che muoverà uno stuolo di fotoamatori su è giù per Capocastello a catturare gli attimi più belli dell’interazione artisti-pubblico e del Festival.
Castellarte è stato incluso dal portale italive.it – promosso dal Codacons con la collaborazione di Coldiretti e la partecipazione di Autostrade per l’Italia – tra le manifestazioni italiane di maggior pregio in lizza per il Premio Italive; è possibile esprimere il sostegno a Castellarte votando sul sito ed esprimendo anche il livello di gradimento.
Spazi dedicati all’artigianato, con la partecipazione quest’anno della CNA Avellino, e Aree del Gusto dedicate alle eccellenze enogastronomiche del territorio irpino – terra dei tre celebri vitigni D.O.C.G. Fiano di Avellino, Greco di Tufo e Taurasi – completano la ricetta di Castellarte che, anche quest’anno, ha scelto di celebrare nel migliore dei modi il suo amore per l’arte di strada e il territorio del comprensorio del Partenio. Il Festival è organizzato dai volontari dell’Associazione Castellarte e l’ingresso è gratuito. Info: www.castellarte.it.