Avellino, apre Book Fair intitolata all’emigrante Alfredo Bascetta

AVELLINO – Apre i battenti questa domenica la V Edizione di Avellino Book Fair, la fiera del libro della città intitolata a due figli illustri, Amerigo e Alfredo Bascetta, emigranti di Avellino che resero celebre la canzone napoletana a Little Italy. Ad Alfredo, in particolare, si deve la nascita della prima casa editrice fondata dai Bascetta, quando già stava diventando famoso, dopo il primo successo del 1917, di cui ricorre il centenario.
Tradizione continuata da Amerigo, che fece ritorno ad Atripalda, mantenendo vivo il rapporto con la poesia e, più recentemente, da Arturo Bascetta, che 30 anni fa pubblicò il suo primo libro dando poi vita alla ABE, la casa editrice di Avellino famosa in Italia per aver realizzato collane inedite sui cognomi e i paesi della Campania, sulle Regine di Napoli, e sulle origini del Regno di Sicilia.
“Sono orgoglioso – ha detto Arturo – di intitolare la fiera ai prozii, avendoli conosciuti entrambi ed apprezzato le loro qualità, e gli ideali socialisti, che portarono Zì Alfredo a coniare la famosa canzone che rese celebri Sacco e Vanzetti in tutto il mondo, contribuendo alla denuncia italo-americana dello sfruttamento sul lavoro. Alfredo Bascetta partì da Napoli con la nave Principe di Piemonte il 24 ottobre 1911, con la moglie Filomena Ciriello di S. Angelo a Scala, con 20 dollari in tasca, tornando nel 1923 a New York, quando ormai era già famoso, essendo domiciliato direttamente presso il Caruso Theatre a New York.
Zì Amerigo, il fratello, nel 1926, raggiunse la moglie Immacolata, destinato al Theatre in Brooklyn, dove lo attendeva il suo manager, tornando ad Atripalda molti anni dopo, dedicandosi soprattutto alla poesia, mentre Alfredo continuò l’ascesa di autore, cantante ed editore della casa editrice, divenendo ricco e famoso. Io sono fiero di portare il loro cognome e spero che questa domenica, accanto ai nomi di politici e gente di cultura, possa raggiungerci anche Carmelo Bascetta, uno degli ultimi capostipiti della casata italo-americana’.
Fra i nomi di autori locali che presenteranno i propri libri dal 14 al 16 maggio al circolo della stampa, c’è attesa per i volumi su De Sanctis, Mancini, Ciani, Pontano, il cafè-chantant, realizzati dalle massime penne irpine, quali il filosofo Fausto Baldassarre, il latinista Virgilio Iandiorio, il regista David Norisco, il grecista Enrico dell’Orfano, il gotha dell’associazione italo-britannica, e tanti altri professori universitari, da Tony Feoli a Francesco Saverio Festa, D’Acunto, Modestino della Sala, Mainolfi, Fontana, Capozzi, Paolucci, Buonfiglio, il giudice Zarrella, lo specialista di medicina Aldo D’Andrea, e l’instancabile maestro e musicologo Antonio Polidoro.