Al Vomero da “Olio & Pomodoro” una serata briosa con chef d’eccezione

Una iniziativa volta ad accogliere simpaticamente la propria clientela è stata organizzata da Salvatore Grasso, figlio d’Arte (il papà, anche lui Salvatore Grasso, è titolare della non distante centenaria Pizzeria Gorizia a piazza Vanvitelli al Vomero – Napoli). Il giovane Salvatore, comproprietario insieme a tre amici del brand “Olio & Pomodoro”, di concerto con gli altri due soci, ha deciso di realizzare ogni due mesi circa un evento con qualche chef importante e qualche maison di vini prestigiosi come quella che qualche giorno addietro ha ottenuto un gran successo con lo chef Fabrizio Sepe e lo Champagne Boizel. Grasso ha affermato che l’iniziativa messa in atto sta riscuotendo sempre più l’interesse del pubblico d’élite e si è soffermato a dire. “Il nostro brand, vanta già tre anni di successi, sia con questo locale aperto da circa 14 mesi, che con altri due locali uno in Italia ed uno in Francia, in particolare questo di Napoli in via Alessandro Scarlatti, 40, conta 65/70 coperti. Nella serata con Sepe e Boizel, si è voluto fare un gioco a quattro mani tra lo chef e pizzaiolo di Napoli e quello romano con elaborazione di pizze in varie versioni, il risotto cacio e pepe che è stato volutamente stravolto dai gamberi eccellenti del nostro mare di Napoli, il tutto accompagnato da varie tipologie di Campagne”. Sepe ci ha detto che, nonostante la sua giovane età, dopo la scuola alberghiera ha fatto, tante esperienze in giro per l’Italia, a Montalcino in Toscana, Zurigo, Hong Hong: “poi con due amici ho aperto nel 2006, il ristorante -Le tre zucche-, dove ora sono divenuto unico titolare, in via Gugliemo Mengarini, zona Portuense a Roma, che propone una cucina legata al territorio laziale ed accanto ho un bistrot, una bottega con un concept più moderno e semplice, dove vengono venduti sia prodotti al dettaglio che consumazione di piatti tipici sempre legati alla tradizione italiana”
La serata è stata caratterizzata da un menù contaminato da Lazio e Campania con una bella pizza con baccalà alla romana, risotto cacio e pepe con gamberi crudi, lime e menta. Pizza fritta, con spuma di bufala, colatura di alici di Cetara e fiore di zucca per ricordare il fiore di zucca romano ripieno di mozzarella e alici.
Il tutto abbinato alle varie versioni di Champagne, come il Brut Réserve con l’assemblaggio di tre viti, metodo Champenois, un blend di 55% di Pinot nero, 30% di Chardonnay e 15 % di Pinot Meunier, con un affinamento di almeno 36 mesi, fruttato e generoso che con la finezza e purezza delle sue bollicine che lo rende molto godibile ad ogni sorso proposto. O il gustoso, armonioso e fruttato “Blanc de Noirs”, con sboccatura 2016, elaborato unicamente con uve Pinot nero.
Alessandro Palmieri, responsabile rete vendita Italia di “Feudi di San Gregorio” ha presentato il 22enne sommelier, autore di 7 importanti libri di vini, Federico Graziani, Top Wine Manager che si occupa del descrivere i grandi vini distribuiti dall’azienda vinicola irpina e per la serata gli Champagne serviti agli ospiti.
Oltre le particolarità dei prodotti in degustazione, Graziani ha raccontato un po’ la storia della famiglia Boizel, che dalla sua nascita ha prodotto esclusivamente Champagne e gestisce un centinaio di ettari che producono circa un milione di bottiglie di Champagne, con il marchio Boizel, dalle quali ne escono la metà gestite direttamente dalla famiglia.
L’azienda di Champagne “Boizel”, maison fondata nel 1834 a Epernay da una storica famiglia nel cuore di Avenue Champagne, nel territorio della Regione Champagne patrimonio dell’Unesco dal 2015, produce Champagne dai tratti fini ed eleganti per l’aroma, la freschezza, l’accurata scelta delle uve, la raffinata personalità con la potenza ed eleganza che esprimono la tipicità dei grandi Pinot neri, l’invecchiamento nelle cantine, i blend di grandi annate, quelli vinificati in barriques secondo la tradizione del XIX° secolo.
Alla particolare cena hanno partecipato anche i più storici pizzaiuoli di Napoli, con il vertice direttivo dell’associazione “Le Centenarie” rappresentato da Alessandro Condurro, e dai presidente e vice presidente rispettivamente Antonio Starita e Salvatore Grasso senior con le consorti.