Il 5 Ottobre si inaugura a Palazzo Mezzacapo di Maiori la mostra “@lfabeti Contemporanei”

Venerdì 5 ottobre 2018, alle ore 18:30, presso il Palazzo Mezzacapo di Maiori, sarà inaugurata la mostra, @lfabeti Contemporanei realizzata grazie al sostegno del Comune di Maiori, Assessorato alla Cultura.
L’esposizione, a cura del Laboratorio di Restauro e Conservazione di opere d’Arte di Marina Imparato, da tempo impegnato nella divulgazione di una più attenta conoscenza dell’arte collegata alla ricerca ed alla conservazione delle opere, ordinata da Maria Apicella propone le opere degli artisti Lucio Afeltra, Salvatore Lendi, Vittorio Pannone e Francesca Poto.
L’idea forza del progetto è quella di rilanciare il ruolo sociale e culturale dell’arte contemporanea e la sua fruizione di “attrattore” turistico attraverso lo sviluppo di attività connotate da  una identità ed un marchio che le differenzia e le rende competitive sul mercato territoriale a livello nazionale.
@lfabeti contemporanei è, infatti, un progetto di sviluppo locale fondato sul rapporto tra arte classica, arte contemporanea, restauro e nuove tecnologie collegate alla teoria dell’ informazione.
L’arte contemporanea, infatti, è sempre più, grazie all’apporto decisivo degli studi semiologici e del restauro, oggetto di studi e dibattiti sul concetto dell’arte, dei beni culturali  e del sentire con-tempo-raneo.
 
«È un’ulteriore attenzione alla nostra storia – scrive il Sindaco Antonio Capone –, leggendo nell’esperienza del Laboratorio di Restauro e Conservazione di opere d’Arte di Marina Imparato, che cura il progetto @lafabeti contemporanei”. Progetto che nasce dall’esigenza di coinvolgere le scuole primarie e secondaria alla conoscenza del Bene Culturale, che sia finalizzato a stimolare alle nuove generazioni la capacità di vedere con occhi nuovi il proprio patrimonio artistico e permettere loro di sentirsi attivi nel progetto, uscendo dai confini scolastici e collaborando con i partners del territorio che si occupano del settore culturale. Il nostro è un impegno che guarda nella direzione di lasciare meno spazio al silenzio, a quel processo che tende a coprire nella sacca della dimenticanza tante esperienze che hanno reso più nuovo, più contemporaneo il nostro presente. Come è stato per le numerosissime mostre promosse presso il Palazzo Mezzacapo, questa mostra si offre come un ulteriore momento di scoperta e di riflessione, della storia dell’attualità della creatività, ricostruendo e rileggendo con un taglio antologico l’esperienza di artisti di diverse estrazioni.».