Esposto da lunedì a Milano in B.I.G. – Borsa Italiana Gallery – a Palazzo Mezzanotte, il primo dei quadri del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli restaurato grazie al progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts promosso da Borsa Italiana

L’“Adorazione” di Michelangelo Anselmi, capolavoro del Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli e restaurato grazie al progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts promosso da Borsa Italiana, sarà esposto da lunedì a Milano a Palazzo Mezzanotte, in occasione dell’ELITE Day, la prima conferenza internazionale dedicata al network globale delle società ELITE.
L’opera è stata restaurata grazie al contributo di E.P.M. azienda entrata in ELITE nel 2012 e certificata dal 2015 e sarà svelata nel suo nuovo splendore in  BIG – Borsa Italiana Gallery, lo spazio espositivo all’interno di Palazzo Mezzanotte.
ELITE è il programma internazionale di Borsa Italiana per supportare le aziende nella realizzazione dei loro progetti di crescita e nell’accesso ai capitali. Nato nel 2012 in Italia con il supporto di Confindustria è diventato in pochi anni un successo internazionale con oltre 900 aziende da oltre 30 Paesi che fanno parte della community.
Grazie al progetto Rivelazioni, nove aziende del programma ELITE tra cui E.P.M. hanno finanziato quest’anno il restauro di sette quadri del museo napoletano che verranno restituiti alla piena fruizione da parte del pubblico.

E.P.M.  è una realtà leader nel settore del facility management, offrendo soluzioni integrate anche in chiave energetica. La società è attiva in tutta Italia da oltre 30 anni e da quest’anno ha raggiunto un fatturato di 35 milioni di euro e  più di 1000 dipendenti.
“Il generoso sostegno delle aziende ELITE al patrimonio artistico del nostro Paese dimostra come le imprese del network sappiano cogliere  le migliori opportunità di crescita anche attraverso azioni di responsabilità sociale” ha dichiarato Luca Peyrano, CEO di ELITE.
Valentina Sidoti, Responsabile del Progetto Rivelazioni – Finance for Fine Arts ha commentato: “L’esposizione a Milano delle opere restaurate rientra nell’obiettivo del progetto di Borsa Italiana di diffondere la cultura del mecenatismo presso il nostro network internazionale. La presenza del quadro durante l’ELITE Day è un bellissimo esempio di questo impegno”.
“Sono particolarmente lieto di questo progetto con Borsa Italiana- dichiara Sylvain Bellenger, direttore Museo e Real Bosco di Capodimonte- e della collaborazione con le imprese  perché sono convinto che sia necessaria per preservare l’enorme patrimonio culturale italiano.”
“Il sostegno al nostro patrimonio artistico e culturale- spiega il presidente Advisory Board del Museo e Real Bosco di Capodimonte Giovanni Lombardi – è essenziale per lo sviluppo economico del Paese e il progetto “Rivelazioni – Finance for Fine Arts” di Borsa Italiana rappresenta questa filosofia. Questo progetto offre alle Pmi l’opportunità di valorizzare e promuovere il patrimonio artistico e culturale del Paese: investire in arte è indispensabile per attivare processi virtuosi per le imprese e le comunità in cui operano. L’alleanza di impresa e arte fa la differenza in tempi in cui la crescita delle aziende passa attraverso la capacità di distinguersi nel mercato e di generare fiducia”
“Siamo orgogliosi- dichiara l’Ad di E.P.M. Carmine Esposito- che sia l’opera che abbiamo adottato la prima restaurata e che sarà esposta durante l’ELITE Day. Abbiamo scelto di essere tra le prime aziende ad aderire con convinzione ad ELITE già nel 2012 e con lo stesso spirito abbiamo scelto di partecipare al progetto Rivelazioni in linea con il nostro  impegno nella valorizzazione del patrimonio artistico, storico e culturale italiano.

“Crediamo fermamente- spiega Carmine Esposito- nell’importanza di creare connessioni tra la comunità locale e il patrimonio artistico, storico e culturale. Negli anni la E.P.M. ha contribuito, con passione e dedizione, alla creazione e allo sviluppo di diversi progetti sociali.”

Il quadro sarà esposto a Milano sino a fine ottobre.
E.P.M.  
E.P.M.  è una realtà leader nel settore del facility management, offrendo soluzioni integrate anche in chiave energetica. La società è attiva in tutta Italia da oltre 30 anni.
La E.P.M. quest’anno ha raggiunto un fatturato di 35milioni di euro e vanta più di 1000 dipendenti.
L’ impegno profuso negli anni a favore del settore delle facilities, energetico e sociale ha permesso alla E.P.M. di raggiungere numerosi traguardi e riconoscimenti tra cui il premio di Le Fonti Awards come eccellenza dell’anno in “Innovazione & Leadership” per la categoria Sostenibilità.
Oggi l’azienda guarda al prossimo futuro con l’intento di continuare a perseguire questo positivo trend di crescita che ci ha contraddistinto negli ultimi anni nel settore del Facility e Energy Management e, al tempo stesso, ampliare il raggio di azione sul fronte della sostenibilità e dell’efficientamento energetico.

Il progetto Rivelazioni- Finance for Fine Arts e le aziende ELITE
Grazie al progetto Rivelazioni, nove aziende del programma ELITE hanno finanziato quest’anno, grazie alle agevolazioni fiscali previste dalla piattaforma Art Bonus, il restauro di sette quadri del Museo di Capodimonte. Oltre all’Adorazione di Michelangelo Alselmi ci sono il  Ritratto di Pier Luigi Farnese di Tiziano Vecellio, l’Adorazione dei Pastori di Giovan Battista Salvi detto il Sassoferrato, la Natività di Luca Signorelli, La Cantatrice di Bernardo Cavallino, Il Paesaggio con la Ninfa Egeria di Claude Lorrain, Ritratto dell’infante Francesco di Borbone di Elisabeth Vigée Le Brun e l’Annunciazione e i santi Giovanni Battista e Andrea di Filippino Lippi.
Il quadro e il restauro
Nel quadretto, di provenienza farnesiana, Michelangelo Anselmi raffigura la scena dell’Adorazione del Bambino con grande intimità e una magistrale trattazione della luce e del colore. Un scena sacra che rappresenta la fine di un mondo ormai passato, simboleggiato dalla rovina di una colonna greca e l’avvento di un mondo nuovo, iniziato con la nascita del Bambino Gesù. Questa Adorazione è anche la testimonianza delle influenze esercite sull’opera di Anselmi da parte dei pittori coevi, una volta che l’artista si stabilì a Parma, intorno al 1520, dopo il suo soggiorno a Siena. Nell’impostazione compositiva, nell’uso della luce che sembra sfiorare i personaggi animandoli esoprattutto, nel nuvolone dorato con immerse le teste degli angioletti, sono evidenti le influenze della pittura di Correggio. La fattura nervosa delle figure, come si evince da quella del San Giuseppe, è tipica del periodo della maturità dell’Anselmi, il quale apprese pienamente i risvolti della pittura parmense e le soluzioni del Parmigianino.
Il restauro è stato eseguito dal laboratorio interno del Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Il dipinto presentava preoccupanti sollevamenti degli strati pittorici, che rischiavano di causare perdite di colore. Già in passato questo inconveniente si era presentato più volte e un lungo e complesso intervento di restauro realizzato negli anni ’90 presso l’Istituto Centrale del Restauro ne aveva individuato fra le cause la presenza di una diversa stesura pittorica sottostante autografa, che l’artista aveva successivamente modificato. Nell’intervento attuale è stata eseguita una pulitura superficiale e un delicato consolidamento dei sollevamenti di colore che ha recuperato la stabilità dell’opera. Inoltre, per prevenire l’insorgenza in futuro di nuovi fenomeni di degrado si è provveduto a dotare il dipinto di una incorniciatura protettiva (climaframe) che stabilizza al suo interno le condizioni di temperatura e umidità, proteggendolo dalle variazioni esterne.