Il “mistero” dell’opera ritrovata del compositore napoletano Leonardo Leo

Il culto dei Santi in Costiera Amalfitana è davvero pregnante, per la forte devozione degli abitanti di questi borghi, e per la profonda immersione nella Storia. Storia come quella dei “naviganti” amalfitani che, nel periodo delle Antiche Repubbliche Marinare, si proiettavano verso l’Africa portando al ritorno in patria, oltre alle laute e proficue merci e ai modelli artistici e culturali, anche particolari culti di Santi. Storia come quella di Santa Maria Maddalena, cara alla devozione degli atranesi che si preparano a viverne la ricorrenza, il 22 luglio, nel più assoluto rigore religioso. Che è anche la storia di un’opera del M° Leonardo Leo, dimenticata, se non addirittura considerata persa, poi ritrovata, commissionatagli dalla Comunità di Atrani e dedicata appunto alla propria Santa protettrice. Il Dramma Sacro in tre atti, scritto dal grande compositore della Scuola Napoletana del Settecento appunto, ed eseguito nel Luglio del 1722, rivivrà in alcune “aree” estratte dall’opera il 20 luglio alle ore 18.30 presso la Collegiata di Atrani. Il M° Cosimo Prontera, titolare della cattedra di Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio “Gesualdo da Venosa” di Potenza, membro della British Harpsichord Society, e direttore del Centro Studi Musicali “Leonardo Leo”, eseguirà in anteprima assoluta queste “aree” e, attraverso documenti e supporti visivi, illustrerà la vera storia del manoscritto “ritrovato” del compositore settecentesco.
Dell’opera del M° Leo, attraverso lo studio di rari reperti e documenti storici venuti alla luce dall’Archivio della stessa Collegiata di Atrani, parleranno il parroco don Carmine Satriano, il presidente del Comitato Festeggiamenti del Museo Storico di Ravello Luigi Buonocore, il presidente del Centro di Cultura e Storia Amalfitana Giuseppe Gargano, lo storico maiorese Donato Sarno, lo scrittore e giornalista Alfonso Bottone, il sindaco di Atrani Luciano De Rosa Laderchi, il presidente del Comitato Festeggiamenti di Atrani Davide Liotti.
Che una comunità così piccola, come quella di Atrani, riuscisse a commissionare un “oratorio” dedicato alla propria Santa ad uno dei musicisti più in auge dell’epoca è stati per secoli un mistero. Un “mistero” che, tra fede e storia, si svelerà, lasciando un altro piccolo tesoro alla crescita culturale dell’intera collettività atranese.