Benessere animale e latte, Masiello al convegno di Parmalat

Questa mattina il vicepresidente nazionale di Coldiretti Gennarino Masiello è intervenuto al convegno dal titolo “Filiera e Benessere Animale: fare bene il latte fa bene al latte“, organizzato da Parmalat, in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori (AIA), che si è tenuto a Piana di Monte Verna (Caserta) presso lo stabilimento aziendale. Ha aperto i lavori Giovanni Pomella, direttore generale di Parmalat Italia S.p.a.

L’incontro – spiegano gli organizzatori – ha avuto al centro della discussione temi di stretta attualità per fare il punto sulle normative più recenti sul benessere degli animali d’allevamento, soprattutto delle bovine in produzione lattiera. Ma si è approfondito anche il valore delle più avanzate tecnologie per migliorare la qualità dell’alimentazione e della salute del bestiame. In particolare, si è posta l’attenzione sull’approssimarsi della fase centrale della stagione estiva, nella quale gli allevatori devono porre la massima attenzione per limitare gli effetti del cosiddetto “stress da caldo”, che influisce in maniera incisiva sulla produzione lattiera. Infine si è ribadita la necessità di un’azione informativa forte sulle qualità nutrizionali e salutistiche del latte, nonché sulle azioni poste in essere da allevatori e trasformatori proprio a vantaggio degli aspetti qualitativi del prodotto.

“Ringrazio Parmalat – ha sottolineato il presidente Masiello nel suo intervento – per aver voluto questo momento di approfondimento e soprattutto per il ruolo importante che sta svolgendo lo stabilimento campano, grazie alle innovazioni introdotte nel tempo: prezzo differenziato per qualità e prezzo pagato direttamente agli allevatori. Il fallimento del modello produttivista, che ha causato danni e scandali, ci pone oggi di fronte ad nuovo modello, basato sul forte legame tra prodotto e territorio, avallato da Coldiretti. Un modello sostenibile che mette al centro l’attenzione verso il benessere animale, che si traduce in un risultato duplice, da una parte si percorre con fermezza una scelta etica e dall’altra si fa crescere il valore del prodotto in un mercato molto sensibile a queste dinamiche. Un modello di questo tipo ha bisogno di regole, di una lotta senza sconti alla concorrenza sleale, di controlli rigorosi e di tracciabilità totale dei processi produttivi. Questo è il modello che ci piace e che guarda al futuro del made in Italy”.

Al termine del convegno, il presidente Masiello ha visitato lo stabilimento Parmalat e l’azienda Cirio Agricola, tra le realtà agrozootecniche più importanti del Centro-Sud Italia.