L’attore Sebastiano Somma, domenica, a Battipaglia, con il suo spettacolo “Lucio incontra Lucio”

Un grandissimo evento artistico aspetta i Soci di Banca Campania Centro domenica 18 marzo, alle ore 18,00, presso il Teatro “Aldo Giuffré'” di Battipaglia. Per la XIII edizione di Cooperazione Incontri, l’iniziativa della Cassa Rurale per incontrare il mondo dell’arte, il bravissimo e notissimo attore televisivo e teatrale, Sebastiano Somma, uno dei visi e delle voci più conosciuti del panorama artistico italiano, porterà in scena uno spettacolo straordinario sulla vita e le canzoni di Lucio Dalla e Lucio Battista, che nei prossimi mesi sarà anche trasmesso dalla Rai.
“Lucio incontra Lucio”, scritto da Liberato Santarpino e firmato alla regia da Sebastiano Somma, mette in scena un’originale lettura della vita dei due grandi cantautori italiani. Due uomini accomunati dalla stessa passione per la musica, due uomini nati a distanza di dodici ore – 4 marzo 1943 Lucio Dalla e 5 marzo 1943 Lucio Battisti – e che oggi rappresentano un’icona tutta italiana. Ed è questa “nascita in parallelo” lo spunto dal quale Santarpino è partito, chiamando in causa, con un guizzo di fantasia, gli dei Zeus, Afrodite, Ares ed Apollo per poi riprendere il filo della storia, quella vissuta tra palco e realtà. Entrambi, con le differenze geografiche di provenienza e di stile musicale, hanno dato lustro al panorama della musica italiana introducendo elementi di assoluta innovazione nella canzone italiana. Sicuramente non sono mai stati l’uno contro l’altro, anzi, certamente si sono apprezzati sia umanamente che artisticamente. Così diversi ma uniti dalla esigenza della sperimentazione di nuove strutture musicali.
Erano gli inizi degli anni ottanta quando Dalla parlò a Battisti di un suo grande progetto da fare insieme: una grande tournée e poi un disco da incidere. Battisti rifiutò l’invito, perché ormai immerso in una nuova sperimentazione musicale con quella decisione devastante di sparire dalle scene.
Lucio incontra Lucio , prova a figurare quell’incontro artistico mai avvenuto, anche se solo immaginario, raccontando attraverso le loro canzoni – eseguite dalle voci di Emilia Zamuner, (vincitrice del I° premio Urbani), Alfina Scorza, Paola Forleo e Luca Spina,  accompagnate da un quintetto jazz capitanato da Sandro Deidda al Sax, Guglielmo Guglielmi al pianoforte,
Peppe La Pusata alla batteria, Aldo Vigorito al contrabbasso e Lorenzo Guastaferro al vibrafono
Le scenografie sono di Luigi Ferrigno e Mauro Rea, le immagini disegnate sono di Mariano Soria e Irene Servillo.