Si riapre il caso “Marta Russo” il 12 Ottobre a Cava de’ Tirreni

A vent’anni dal delitto di Marta Russo, l’incredibile vicenda umana e giudiziaria della studentessa dell’Università La Sapienza di Roma, colpita a morte da un proiettile, il 9 maggio 1997, mentre camminava in un vialetto dell’ateneo con una sua amica, viene ripercorsa dal giornalista Mauro Valentini in “Marta Russo. Il Mistero della Sapienza” che torna sulle tante domande rimaste senza risposta.
L’appuntamento di ..incostieraamalfitana.it  Festa del Libro in Mediterraneo è per Giovedì 12 Ottobre al Bar Libreria “Rodaviva” di Cava de’ Tirreni, in collaborazione con l’Associazione Polis SA, alle ore 19.30.
Nel prologo di “Marta Russo. Il Mistero della Sapienza”, edito da Sovera e Premio costadamalfilibri 2017,  Mauro Valentini, giornalista e scrittore, ricorda l’uccisione a 18 anni di Giorgiana Masi, colpita da un proiettile il 12 maggio 1977, durante gli scontri scoppiati dopo un raduno del Partito Radicale nel centro storico di Roma che “si era gonfiato di rivendicazioni e di giovani arrabbiati” dice il giornalista. Uno sparo misterioso come quello che ha colpito la Russo, attribuito all’inizio a un folle. Poi l’autore ricostruisce il procedere delle indagini, le perizie, le testimonianze e il focalizzarsi dell’attenzione su due giovani assistenti: Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, arrestati un mese dopo l’omicidio e condannati dopo cinque gradi di giudizio. Ma perchè hanno sparato? E chi sono i testimoni che li hanno visti compiere questa follia? Valentini si concentra anche e con molta delicatezza sulla memoria di chi era Marta Russo e chiude il libro con un pensiero annotato dalla studentessa sul suo diario in cui dice: “voglio essere felice in questa vita e non in futuro, ma nel presente, per ogni attimo che vivo, perchè non so quanto potrò vivere né cosa ci sarà dopo“.
A ripercorrere con l’autore la vicenda di Marta Russo il direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone, dopo i saluti di Mimmo Oliva, presidente dell’Associazione Polis SA, e di Sandra Ruggiero, padrona di casa del Rodaviva.