Daniele Quartapelle: “Le mie canzoni non sono delle cover di Renato Zero ma interpretazioni”

Di Marco Pisano
Si dice che nella vita ognuno di noi ha un sosia, in effetti è davvero così nel caso di Daniele Quartapelle, interprete per antonomasia del grande Renato Zero, considerato uno degli artisti più amati di tutti i tempi. Gli spettacoli, intitolati Daniele si Nasce, sono vere e proprie interpretazioni per dare modo al pubblico che va ad ascoltarlo di svagarsi e distogliere l’attenzione dal tran tran quotidiano.
Daniele ci spieghi un po’ la tua carriera artistica?
Fin da piccolo avevo la passione dell’intrattenimento. Ricordo volentieri che avevo una borsa regalatami da mio padre con all’interno vari oggetti che usavo per trasformarmi e riuscivo a far divertire i miei compagni di scuola poi crescendo ho preferito le cose bislacche a quelle tradizionali. Sono legato alla musica dei big di quei tempi come i vari Genesis e Pink Floyd. Ho iniziato la carriera artistica suonando la batteria in un gruppo musicale, ma subito dopo ho capito che quella manzione non era la mia vera ambizione ed il ruolo di seconda scelta se cosi possiamo definirla, mi stava un po stretto, ho deciso, quindi, di iniziare il percorso del canto grazie al grande Nando Citarella, frequentando la sua scuola di canto e da li ho intrapreso la carriera canora”.
Quando fai gli spettacoli cosa intendi trasmettere alla gente che viene ad ascoltarti?
Penso che lo spettacolo sia un area di salvaguardia dello spirito, bisogna evadere le persone per un paio di ore e metterli su una navicella spaziale e portarli altrove. La mia intenzione di spettacolo, come dicevo prima, è quella di portare via le persone, e dare a loro la possibilità di avere un attimo di spensieratezza. Nel mio primo spettacolo, quando mi hanno chiesto di fare una performance internazionale, vi è stato un momento di difficoltà dato che ero pilotato dalla regia e non abituato a tutto ciò in quanto, credetemi, portare avanti due ore di spettacolo non era da tutti i giorni, e diciamo che tutto ciò mi aveva messo un pò in imbarazzo, ma poi tutto è andato per il verso giusto”.
Quali saranno i prossimi appuntamenti in calendario?
I nostri prossimi impegni artistici saranno il prossimo 7 ottobre a Venezia e il 24 e 25 novembre a Roma, primo spettacolo replica, con scenografie e scaletta dell’epoca intitolato tuttozero, con musicisti legati al cantante”.
Come nasce la passione nell’imitare il grande Renato Zero?
Mio zio mi regalò la cassetta di Renato Zero tanti anni fa, e da li è nata tutta questa passione e ho capito che potevo osare di più. Ricordo con emozione quella volta che sono andato ad un concerto a Firenze e mi sono affacciato alla finestra del mio albergo dove giù si era radunata un bel po di gente che intonava cori scambiandomi per il vero Renato Zero. Da li ho capito che potevo intraprendere la carriera che ho tuttora”.
Hai conosciuto di persona Renato Zero?
Diciamo che ci stiamo ancora studiando, a parte gli scherzi non ho avuto modo ancora di conoscerlo di persona ma posso dire che ho avuto la targa di riconoscimento da parte del fratello di Renato e per me è stata una bella soddisfazione. Purtroppo i personaggi che lo imitano sono davvero centinaia di migliaia forse anche per questo il grande Renato ha difficoltà a gestire il tutto”.
Quando per strada ti incontrano ti chiamano Daniele o Renato?
Quello che posso dire è che non mi vesto certo come lui nella mia vita quotidiana, dato che sono una persona normalissima. Certo quando mi sentono parlare e sono vestito per fare il concerto mi scambiano per Renato Zero e chi ha visto un mio spettacolo può sicuramente affermarlo”.
Come si sviluppa sul palco l’imitazione di Renato Zero?
Quello che ci tengo a sottolineare che al di la dell’imitazione del grande Renato Zero, le mie canzoni non sono delle cover dell’artista ma interpretazioni, infatti i miei spettacoli si chiamano Daniele si nasce, nulla a che fare con le cover band legate al cantante”.