“Castagna, musica dei boschi”: i primi due eventi, un inizio denso di emozione per la rassegna

Castagna, musica dei boschi, organizzata dalla locale Amministrazione Comunale in collaborazione con l’attivissima Fondazione Carlo Gesualdo e l’Associazione Culturale Sinestesie, ha esordito nel migliore dei modi con momenti di alta cultura come, d’altronde, la vocazione del progetto stesso che fino al prossimo dicembre sarà scandito da numerosi eventi. L’inizio della manifestazione ha “portato in scena” il “prodotto Irpinia”. L’esordio è avvenuto il 30 settembre scorso, alle ore 17:00, nel convento di San Francesco a Folloni con un focus dell’Associazione Culturale Sinestesie sul pensiero meridionalistico di Francesco De Sanctis dal titolo “Contro lo stato d’assedio” con l’illustre intervento del Prof. Toni Iermano dell’Università di Cassino e del Lazio meridionale nonché presidente del comitato nazionale per le celebrazioni del bicentenario della nascita dell’intellettuale e politico del XIX secolo. Moderato dal Prof. Carlo Santoli dell’Università degli Studi di Salerno, il dibattito sull’illustre irpino ha visto, tra gli altri, anche l’intervento del Sindaco Ferruccio Capone che ha marcato come il Risorgimento italiano ha visto tra i suoi massimi protagonisti anche Filippo Capone (1821-1895) nativo di Montella, che fu primo presidente della Corte d’Appello, primo presidente onorario della Corte di Cassazione, professore di Storia del diritto presso le università di Bologna e Napoli, nonché deputato e senatore del Regno d’Italia nella XVI legislatura. A chiudere la giornata, alle ore 20:00, c’è stato il concerto del Quintetto d’archi di professori del Teatro di San Carlo di Napoli. Nella cornice barocca della candida navata del santuario di San Francesco a Folloni, tra giochi di luce che hanno esaltato la magnificenza architettonica del monumento, Montella è stata allietata dalle sonorità eleganti e sopraffine dello spettacolo “Amor che move” nato da un’idea di Giandomenico Fanelli ed Edoardo Pitone. L’Orchestra del Teatro di San Carlo è strettamente legata a quella del teatro lirico più antico d’Europa, inaugurato il 4 novembre del 1737 con l’Achille in Sciro di Domenico Sarro. Da allora, la prestigiosa tradizione dell’Orchestra del San Carlo è proseguita nell’Ottocento, periodo durante il quale il complesso fu destinatario di opere composte da Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi. Il Quintetto d’archi dei professori del teatro di San Carlo – con il primo oboe Domenico Sarcina, Salvatore Mazza voce narrante, il tenore Domenico Sodano, il baritono Alessandro Lauretta, violini Flavia Salerno e Leslaw Pankowski, viola Edoardo Pitone, violoncello Leone Calza, contrabbasso Alessandro Mariani – è stato accompagnato dal coro polifonico di voci bianche dell’istituto comprensivo di Serino, con la direzione di Pina Petrarca. Alla presenza numerosa di un pubblico particolarmente attento ed emozionato, la qualità dell’esecuzione, la maestria e sicurezza degli strumentisti, la nitidezza del suono e la cura e l’equilibrio nelle armonie hanno garantito un evento rilevante e di sicuro gradimento. Il primo ottobre (a partire dalle ore 17:00), invece, il Prof. Alberto Granese dell’Università degli Studi di Salerno ha attratto l’attenzione del pubblico del teatro Solimene con Carlo Gesualdo e Torquato Tasso con un intervento dal titolo “La terra d’Irpinia e le sue memorie illustri”. A marcare questo alto momento di letteratura c’è stata la performance dell’attore pugliese Giorgio Consoli, le cui doti artistiche sono state pienamente apprezzate dal Sindaco Capone e dalla comunità montellese, che ha recitato i madrigali del Tasso. Relativamente a questa giornata lo stesso primo cittadino, dopo aver meritatamente riconosciuto il valore dei volontari concittadini che si sono distinti per aver contribuito a contenere le fiamme che hanno divorato lo scorso agosto parte del patrimonio boschivo di Montella, ha dichiarato: “Per valorizzare Montella, oltre all’eccellenza gastronomica della castagna, celebrata con la consueta Sagra, va assolutamente riconosciuto il grande, vasto, patrimonio storico e artistico della cittadina e del suo territorio. La scommessa di Montella e quella di essere protagonista di una rinascita culturale”. Quanto al patrimonio naturalistico e paesaggistico, invece, a cantarne le bellezze c’è stata una dichiarazione del vicesindaco Antonio Ziviello: “Nei suoi 83 chilometri quadrati, da 450 a oltre 1.700 metri di altitudine, il nostro territorio è una vera e propria miniera di flora, fauna e biodiversità. Un elemento fondamentale per dare carattere al brand Montella e Irpinia”. In serata, sempre nel teatro Solimene, alle 20:30, c’è stato il concerto “Incontro tra due Sud” della cantautrice Marirosa Fedele. 28 anni, ha studiato scrittura creativa al C.E.T di Mogol. La sua musica di matrice latin rispecchia in maniera preponderante le sue radici italo-brasiliane, volgendo uno sguardo al soul e al pop. Oltre a firmare colonne sonore per cortometraggi, collabora con l’Accademia di Belle Arti di Urbino in qualità di performer per artisti visuali e di compositrice per video art. Uno dei lavori che ha musicato per l’accademia è D’EVA, realizzato dall’artista Dario Picariello. Ha composto inoltre musiche per spettacoli teatrali e per spot pubblicitari, è stata vocalist nel tour “Get Back” di Antonella Bucci(artista che ha collaborato con ErosRamazzottie prodotto il brano “Amarti è l’immenso per me”). Coi New Trollsè stata in trasmissioni RAIe in produzioni live e discografiche si è esibita con jazzisti importanti come Dario Deidda, Alberto D’Anna, Davide Cantarella, Carmine Ioanna e Gigi De Rienzo. Ha prodotto un primo EP dal titolo “Burattino di Asterischi”, distribuito dalla SELF, che ha ricevuto ottimi consensi positivi per innovazione e freschezza. Scrive testi in portoghese per il Maestro Angelo Valsiglio (compositore dei brani “La Solitudine e Strani Amori” di Laura Pausini) e ha raccolto tutte le sue esperienze musicali e performative nell’ultimo lavoro discografico dal titolo “Cuciti gli Occhi”. Invece, per il notaio Edgardo Pesiri, “i primi due giorni sono stati un autentico successo per la qualità culturale degli eventi e per la bellezza delle location che li hanno ospitati”. Il presidente della Fondazione Carlo Gesualdo ha poi continuato: “La cultura è sinergia di idee, abbatte i confini ed è conoscenza di nuove frontiere che contaminano, arricchiscono e danno valore alla storia e alle tradizioni. Castagna, musica dei boschi fortemente voluta dalla Fondazione insieme al Comune di Montella e all’Associazione Culturale Sinestesie, pregevolmente presieduta dal Prof. Carlo Santoli, è un banco di prova sul quale occorre assolutamente porre le nostre risorse intellettuali e culturali. L’Irpinia merita la passione e l’amore di ognuno di noi”. Durante le due giornate, il Dott. Vincenzo Fedele, già dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico, ha coordinato un’intensa attività didattica con gli incontri “Meridione, futuro antico” e “La strada giusta”. A dare lustro ai due seminari, dedicati all’eccellenza e alle prospettive turistiche e di crescita dell’universo irpino valorizzato attraverso la sostenibilità ambientale, imprenditoriale, economica (linkata coi fondi comunitari e relative agevolazioni) e il legame con la tradizione, ci sono stati gli interventi dell’imprenditore Sandro Soriano della società Galsor e Maria Grazia Falciatore. La locale Pro Loco Alto Calore ha organizzato escursioni nel centro storico di Montella e nel suo territorio tra le bellezze naturalistiche (boschi e cascate) e i monumenti di rilevante importanza come il convento di San Francesco a Folloni, il Santuario del Santissimo Salvatore, il complesso del Monte con la Chiesa della Madonna della Neve e il Castello Longobardo.