Il “Rossi-Doria” snodo territoriale per le nuove competenze digitali

Nella realtà scolastica irpina, l’IPSSEOA “Manlio Rossi-Doria” di Avellino condivide da protagonista la proposta di innovazione perseguita dal MIUR attraverso il PON “Per la Scuola – competenze e ambienti per l’apprendimento” (programmazione 2014-2020): “abbiamo colto con entusiasmo le opportunità offerte dal ministero- dice la dirigente Maria Teresa Cipriano- perché siamo totalmente convinti che il nostro sistema debba ulteriormente potenziare la qualità dei percorsi di apprendimento, puntando su una strategia di formazione sempre più inclusiva”. E così, dopo aver conseguito non pochi successi sul fronte dell’insegnamento digitale e della creazione di ambienti tecnologicamente avanzati e flessibili, l’istituto è ora diventato snodo provinciale per la Formazione in servizio all’innovazione didattica e organizzativa (PNSD). Il primo marzo sono cominciate le attività previste dal modulo “Per un supporto tecnico di qualità di una Scuola Digitale”, dedicato agli Assistenti Tecnici: “Oggi -osserva la corsista Gelsomina Colucci- dobbiamo fare i conti con le ‘rivoluzioni’ che stanno ridisegnando la nostra professione, soprattutto nell’ambito informatico e di supporto ad un’utenza sempre più complessa ed esigente. Per questo, abbiamo apprezzato sin dalle prime battute un percorso che arricchisce e ‘modernizza’ le nostre capacità lavorative”. L’entusiasmo è condiviso dal professore Luigi Zarro, che sta invece affrontando il modulo “Animatori Digitali per una didattica attiva”, avviato il giorno dopo: “Il corso affronta e potenzia dinamicamente competenze sempre più strategiche per l’intera utenza scolastica, rispondendo in pieno alle nuove esigenze del settore digitale”. Entro luglio si terranno ben ventinove corsi (alcuni sono previsti nelle sedi degli istituti partner): inizialmente erano diciassette ma il numero si è dilatato per l’alta richiesta di iscrizioni, che dimostra l’interesse diffuso per il progetto. Le attività del PON iniziate nelle aule del “Rossi-Doria” consolidano l’identità europea in un’area considerata periferica e svantaggiata come la nostra: merito anche di una equipe che ha saputo delineare un percorso di formazione fruttuoso, fondato su una oculata rassegna dei bisogni formativi della scuola irpina.