Il Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro arriva ad Ariano con Cotroneo

30 anni di “Laceno d’Oro” nel segno di Camillo Marino e Giacomo d’Onofrio. 13 edizioni del “Premio Camillo Marino-Laceno d’Oro” targato ImmaginAzione, il circolo di cultura cinematografica di Avellino che nel 2001 ha istituito il Premio in suo onore (di fatto la continuazione storica del “Laceno d’Oro”, perché alla sensibilità culturale, cinematografica e politica dei quei fondatori si ispira), e dal 2007, in accordo con gli eredi di Marino e d’Onofrio, il nuovo “Laceno d’Oro”. Dal 2014, con la direzione artistica di Antonio Spagnuolo, ha ripreso la sua dimensione di Festival Internazionale. 41 anni di “Cinemasud” e 10 dei nuovi “Quaderni di Cinemasud”, diretti da Paolo Speranza.
Il Festival Internazionale del Cinema Laceno d’Oro anche quest’anno sta continuando ad avere grande successo. Questa sera, alle 20,30, al cinema Partenio di Avellino è prevista la premiazione del maestro Amir Naderi con il premio Camillo Marino alla carriera.
 
Intanto si presenta molto ricco il programma di domani, 5 dicembre.
La manifestazione infatti sarà ospite dell’Auditorium Comunale di Ariano Irpino: l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Domenico Gambacorta, ha accettato ancora una volta con grande piacere ed entusiasmo l’invito dell’organizzazione del Laceno d’Oro ed ha immediatamente dato la sua disponibilità.
Alle dieci è prevista la proiezione del film “Un bacio” di Ivan Cotroneo e l’incontro con regista che è anche sceneggiatore e autore di successo sia al cinema che in tv.
Il comune, grazie anche all’attivo impegno dell’assessore alla cultura Mario Manganiello, ha invitato anche gli studenti dei Licei “Ruggiero II” e del “Parzanese” a partecipare alla proiezione.
 
Da Ariano ad Atripalda, dove alle 16, alla Dogana dei Grani ci sarà l’inaugurazione della mostra “Un’eterna partenza” a cura di Paolo Speranza. Si tratta di una Mostra documentaria sui film girati in provincia di Avellino nel ‘900. Da “Il ritorno delle carrozze da Montevergine” a “La donnaccia”.
 
Alle 16,30 al cinema Partenio di Avellino tocca a “Waiting” del maestro Naderi, che, sempre al Partenio, ma alle 17,30 sarà protagonista di una  Masterclass/Incontro
 
“Il futuro di Era” di Luis Fulvio è invece previsto alle ore 19. Subito dopo la proiezione di sarà l’incontro con l’autore.
Alle 20 “Il muro rosa”
di Enrique Del Pozo a seguire incontro con l’autore
Alle 21,30 “Le mille e una notte”
di Miguel Gomes (parte 1).
 
Le proiezioni sono previste al Cinema Partenio di Avellino e sono gratuite.
 
 
LA MOSTRA “UN ‘ETERNA PARTENZA”
 
Mostra documentaria sui film girati in provincia di Avellino nel ‘900. Da “Il ritorno delle carrozze da Montevergine” a “La donnaccia”.
È un feeling antico, quello tra l’Irpinia e il cinema, e ancora ricco di potenzialità e di scoperte. Poche realtà in Italia, soprattutto nel Sud, possono vantare una tradizione e un immaginario collettivo altrettanto radicati nel rapporto con la settima arte, che risale a quando il pioniere del cinema, a Napoli, Roberto Troncone, gira il cortometraggio “Il ritorno delle carrozze da Montevergine” (1909).
I passaggi indimenticabili e ormai leggendari (da Fellini a Pasolini, da Zavattini a Lizzani); la suggestione esercitata da un numero considerevole di registi irpini, dallo stesso Scola alla Wertmüller, da Sergio Leone a suo padre Vincenzo, alias Roberto Roberti, uno dei protagonisti del cinema muto, al produttore Dino De Laurentiis; la presenza di un dinamico movimento di base, costituito da cineclub, cineamatori (più volte premiati nei festival nazionali), circoli, associazioni e, oggi, tanti festival e giovani cineasti. È a questa prospettiva storico-antropologica che si ispirano le scelte e le quattro sezioni della mostra: “Il santuario del cinema”, sull’immagine di Montevergine nei film; “I cugini di montagna”, dedicata al rapporto problematico ma necessario con la realtà di Napoli; “Un’eterna partenza”, con l’emigrazione come leit-motiv della storia irpina; e “Ciak in Irpinia”, sulle location di ieri (e di domani?).
LE SCHEDE DEI FILM
UN BACIO
Regia: Ivan Cotroneo
Durata: 101′
Origine: Italia, 2016
Soggetto e sceneggiatura: Ivan Cotroneo, Monica Rametta
Interpreti: Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani, Leonardo Pazzagli, Simonetta Solder, Giorgio Marchesi, Susy Laude, Thomas Trabacchi, Laura Mazzi, Sergio Romano
Fotografia: Luca Bigazzi
Montaggio: Ilaria Fraioli
Produzione: Indigo Film, Titanus, Lucky Red, Rai Cinema

Seconda regia per Ivan Cotroneo (dopo la kryptnonite nella borsa), sceneggiatore che si divide abilmente tra cinema e televisione (Chimera, L’uomo che ama, La prima linea, Mine vaganti, e per la tv Tutti pazzi per amore). L’autore co-sceneggia il suo romanzo omonimo e ne trae un racconto di formazione ambientato in una città del nord est, scegliendo una narrazione poco avvezza ai prevedibili stereotipi cui storie di problematiche maturazioni come questa vanno sovente incontro. Tra piccole concessioni cinefile e caratterizzazioni realistiche, Cotroneo sa di costruire un contesto che deve risultare credibile a adulti e adolescenti, protagonisti e destinatari principali di un film in cui si rielabora, con la forza della poetica visiva, la realtà spesso cruda del loro universo.
 
WAITING
Regia: Amir Naderi
Durata: 46′
Origine: Iran, 1974
Soggetto e sceneggiatura: Amir Naderi
Interpreti: Majid Niroumand, Musa Torkiradeh, A. Gholamzadeh, Reza Ramezani
Fotografia: Firuz Malekzadh
Produzione: Kanum (Istituto per lo sviluppo intellettuale dei bambini e degli adolescenti)

Il film viene proibito dal governo per ragioni politiche e resta sconosciuto in Iran fino al ’77. Premiato come miglior film al Festival per ragazzi di Cannes nel 1975.
Il piccolo Amiru viene mandato dalla madre a prendere del ghiaccio. Con la sua coppa di cristallo in mano, il ragazzino raggiunge la sua destinazione. Bussa al portone e dallo spiraglio che si apre esce la mano elegante e bella di una giovane donna che prende la coppa e gliela restituisce piena di cubetti di ghiaccio. Amiru resta affascinato da quella mano e ogni giorno passa il suo tempo ad aspettare che arrivi l’ora di tornare a bussare a quella porta. Un giorno, al mercato, gli sembra di riconoscere la donna, la segue e la vede allontanarsi con altre su una barca. Preso dallo sconforto, torna in quella casa, riesce a entrare ma ne esce disorientato. Il giorno seguente è di nuovo davanti a quel portone. A rispondere ad Amiru è la solita mano che lo ha stregato. Felice corre a casa e riprende il suo quotidiano rituale, fino a quando, ad aprirgli sarà la mano rugosa di una vecchia.
 
IL FUTURO DI ERA
Regia: Luis Fulvio
Fotografia: Donatello Fumarola
Montaggio: Piero Lassandro
Suono: Dario Salvagnini, Antonio Giannatonio
Interprete: Roberto Baglivi
Produzione: Zomia, Abelmary

Un dialogo senza parole con un mito, Era. Uno scontro materico figlio di atavici sentimenti di vendetta in cui l’atto distruttivo si fa creazione, perché agli umani il trasformare passa attraverso una negazione. La metamorfosi è un atto di dolore.
 
IL MURO ROSA
Regia: Enrique del Pozo, Julian Lara
Durata: 60′
Origine: Spagna
Soggetto e sceneggiatura: Enrique del Pozo
Interpreti:
Eduardo Mendicutti, Armand de Fluvià, Pierrot, Boti Garcia, Antonio Castro, Antonio Poveda, Jordi Griset, Malasya Hernandez, Enrique del Pozo
Fotografia: Julian Lara
Produzione: Del Pozo Films

Enrique Del Pozo è un attore, cantante, regista, opinionista, presentatore televisivo, produttore e sceneggiatore. In qualità d’attore venne scoperto dal regista britannico Ken Russell e in Spagna da Manuel Collado in teatro con “Equus” de Peter Schaffer. Come cantante da Raffaella Carrà e Gino Landi e ha venduto più di 7 milioni di dischi. Ha recitato nel film “The Escorial conspiracy” con Julia Ormond e Jason Isaac ed in “Story of a kiss” per la regia di Oscar José Luis Garci. Conduce il programma televisivo “The Forbidden Night” in Spagna e compare in alcune serie televisive tra le quali figura “All the men are the same”. Vive a Roma. Parla inglese, italiano, spagnolo e francese.
Ha lavorato nell’ambito dei più rilevanti programmi in onda su Mediaset, TVE e Antena 3 in Spagna ed in numerosi programmi televisivi latinoamericani.
Regista e produttore del documentario “El Muro Rosa/The Pink Wall” già nelle Mostre di Barcellona, Firenze, Torino, Madrid, European Film Festival, Ibiza, Marbella.
Rappresenta uno dei principali artisti dalla personalità poliedrica e controversa che interviene in programmi incentrati sulla politica, il gossip, la società e il cinema.
LE MILLE E UNA NOTTE (PARTE 1)
Regia: Miguel Gomes
Origine: Portogallo/Francia/Germania/Svizzera, 2015
Durata: vol.1 Inquieto (125′);
Interpreti: Crista Alfaiate, Adriano Luz, Américo Silva, Rogério Samora, Carloto Cotta, Fernanda Loureiro
Distribuzione: Milano Film Network

Tre film (Inquieto; Desolato; Incantato) ambientati nel Portogallo in crisi di oggi. Qui un regista intende inventare delle storie, ispirate alla penosa realtà in cui vive: non riuscendo però a trovare un significato nel proprio lavoro, fugge, da vigliacco, lasciando al suo posto la bella Sherazade. Alla ragazza occorrono entusiasmo e coraggio per non annoiare il re con le tristi storie del Paese. Con il passare delle notti, l’inquietudine cede il passo alla desolazione, che lo cede all’incanto. Perciò Sherazade organizza le storie che racconta al re in tre volumi. Inizia così: “Ho saputo, re fortunato, che in un triste Paese tra i Paesi…”.