PSR 14/20, aperti i bandi di attuazione con prima dotazione di 70 milioni di euro

Il Programma di Sviluppo Rurale 14/20 entra nella fase operativa con una prima dotazione finanziaria di 70 milioni e 560 mila euro. Lo rende noto Coldiretti Campania a seguito dell’apertura questa mattina dei bandi di attuazione delle tipologie d’intervento 4.1.1, 4.1.2, 5.2.1 e 6.1.1, pubblicati sul sito dell’Assessorato regionale all’Agricoltura. La tipologia 4.1.1 riguarda il supporto per gliinvestimenti nelle aziende agricole (misura 4 “Investimenti in immobilizzazioni materiali”), con una dotazione finanziaria di 28 milioni e 210mila euro. La tipologia 4.1.2 riguarda “investimenti per ilricambio generazionale nelle aziende agricole e l’inserimento di giovani agricoltori qualificati”, con una dotazione di 26 milioni e 100mila euro. La tipologia 5.2.1 riguarda il “ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici”, con una dotazione di 5 milioni di euro. La tipologia 6.1.1 riguarda il “riconoscimento del premio per i giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo d’azienda”, con una dotazione di 11 milioni e 250mila euro. La raccolta delle domande di sostegno partirà dalla data di pubblicazione sul Burc e si chiuderà entro 60 giorni.
 
“Arriva il calcio d’inizio di una partita complessa – commenta Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania e vicepresidente nazionale – che il governatore De Luca aveva annunciato a Solopaca giovedì scorso. Ci ha spiegato le difficoltà della Regione sulla prima dotazione finanziaria, legata alla conclusione burocratica della precedente programmazione. Rispetto al valore del Psr 14/20 è un primo segnale, che va sommato alle altre misure avviate. La partita è ancora lunga e va giocata con la consapevolezza che il nuovo Psr deve scansare gli errori del vecchio, divenendo davvero un volano per l’intero sistema economico regionale. Due considerazioni sono necessarie. La prima riguarda la tipologia 5.2.1, che interessa in particolare le imprese colpite dall’alluvione di un anno fa nel Sannio, ma non solo. Questo primo investimento va rafforzato al più presto alla luce degli ingenti danni e del tempo trascorso. La seconda considerazione riguarda i giovani. In passato più volte si è verificato un paradosso. Tanti progetti di aspiranti imprenditori agricoli sono finiti in overbooking per poi essere esclusi per la decadenza dei requisiti previsti, salvo poi assistere alla fine alla restituzione delle risorse. Vista quindi questa prima dotazione finanziaria, che con ogni probabilità non sarà sufficiente a soddisfare le richieste, chiediamo alla Regione di prevedere fin da subito una soluzione che non penalizzi le idee dei ragazzi. Il ricambio generazionale e il sostegno alla creatività dei giovani sono la vera garanzia di successo dell’intero programma di sviluppo”.