Mastandrea propone a zerocalcare di disegnare il manifesto della prossima edizione

“Dopo le notizie che arrivavano sulla strage di Nizza, sui social c’è stata la richiesta di non mostrare le foto dei cadaveri. Non so se sia un bene o un male, ma non credo sia utile vedere quelle immagini”. Questo il pensiero di Valerio Mastandrea, ospite del Giffoni Film Festival, sulle immagini delle vittime dell’attentato di Nizza.
“Rischiamo di assuefarci alle notizie quando apprendiamo dai social della morte di 700 persone in mare l’altro giorno e della strage di Nizza. Purtroppo sono fatti che accadono in ogni momento: a Baghdad ci sono centinaia di morti ogni 4 giorni. Cerco di non fermarmi all’odio che una simile notizia può portare, non si può vincere una guerra con un’altra guerra. C’è bisogno di integrazione, inclusione sociale”, prosegue l’attore di PERFETTI SCONOSCIUTI – “Ricordo un allora Ministro dell’Interno francese (Nicolas Sarkozy, ndr), poi diventato Presidente della Repubblica, che, in occasione della rivolta delle banlieu, disse che quei ragazzi erano ‘solamente feccia’. La cosa più grave non è stata tanto usare la parola ‘feccia’ ma ‘solamente’: credo che alimentare l’odio non porti a nulla”.
L’attore parla poi dei David di Donatello: “Si dice che questi premi non siano criticabili finché non si vince la statuetta, perché altrimenti fai la parte del ‘rosicone’. Beh, io l’ho vinta quindi posso parlarne”. Su 16 nomination, NON ESSERE CATTIVO, il film da lui prodotto, ne ha conquistata solo una per parte fonica: “A voti spogliati siamo arrivati secondi sempre, in tutto. Avevamo 16 candidature, abbiamo vinto sulla quella di ‘Miglior fonico’. Che dire?”, si chiede Mastandrea. “Sono romanista, quindi ci sono abituato…e qui leggeteci tutto quello che dovete leggerci”, afferma con una sottile vena polemica, velata da un’ironica battuta. A proposito di battute, durante l’incontro con i giurati Mastandrea ha telefonato a Zerocalcare per strappargli la promessa di disegnare il manifesto del prossimo Giffoni Film Festival: “Quanto tempo c’è per la prossima edizione, un anno?”, dice il fumettista. “Per allora ci saremo già scordati. Sì va bene, lo faccio… Valerio me la pagherai molto cara”, ha aggiunto scherzando.