Un piccolo passo in avanti per l’Ospedale “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi.

Il piano ospedaliero regionale, per certi versi fa fare un passo avanti alla situazione complessiva della struttura Ospedaliera “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi, ma presenta ancora degli aspetti  da far emergere e rafforzare. In primo luogo la struttura Ospedaliera “Criscuoli”,  deve essere riconosciuta e strutturata come ospedale, per emergenze e per acuzie in genere, affiancato poi dalla pregevole,  attività riabilitativa, della Fondazione “Don Gnocchi”. A tal proposito è necessario incrementare i posti letto dell’Ospedale: Rianimazione, Urologia, Oculistica, Ortopedia-Traumatologia, ovviamente da affiancare alle già presenti UU.OO.CC. di Medicina Generale-Cardiologia, Chirurgia Generale, Nefrologia e Dialisi ed il Pronto Soccorso, finalmente con organico medico ad esso  dedicato, alla luce dell’andamento epidemiologico, della casistica corrente, dell’età media della popolazione con i suoi bisogni. Tanto per garantire assistenza ed anche per dare,  una volta per sempre, “i numeri” di posti letto, in passato sottratti, necessari per rispettare il Decreto Balduzzi ed evitare così continuamente la spada di Damocle sul futuro dell’Ospedale.  Una strutturazione numerica, di posti letto e di specialistiche,  tale da consentire la presenza di una Direzione Sanitaria autonoma, l’autonomia della Farmacia, utile oltre che al P.O. anche per l’attività territoriali, il potenziamento e l’autonomia organizzativa della Dialisi e Nefrologia. I piani Ospedalieri, gli Atti Aziendali, in passato, sia  recente che remoto, con responsabilità diffuse, hanno fortemente penalizzato, in termini di posti letto il nostro Ospedale, con soppressioni e cancellazioni di specialistiche, come  nel caso dell’Ortopedia, con qualificanti  tassi di utilizzo;  riducendo al lumicino la Medicina e la Chirurgia, ognuna con soli 20 posti letto,  miravano  poi con facilità alla sua  definitiva soppressione, quando invece, per vastità del territorio, per l’assetto stradale, per le condizioni ambientali e meteo, per la distanza da altri ospedali, sarebbe stato necessario potenziare la funzionalità del Pronto Soccorso, delle UU.OO.CC. di base, con  ulteriori specialistiche ed il Polo Riabilitativo. Invece,  come con una sorta di costose “guerre stellari”, si è inventata la soluzione degli elicotteri, che dovevano sconfiggere il male, cioè le malattie ed i traumi!!! Siamo stati facili profeti,  in proposito, si è registrato….un totale fallimento un grande sperpero di denaro, con riduzione di servizi e mortificazione dell’ assistenza!
Da poco si sono concluse le celebrazioni per il Primo decennale della presenza e dell’inizio delle attività della Fondazione “Don Gnocchi”, presenza meritoria, a cui pur, se con motivazioni ed approcci diversi, abbiamo tutti concorso, comunità di Sant’Angelo, Ospedale “Criscuoli”, comunità dell’Alta Irpinia, forze ed esponenti politici. Senza però mai perdere di vista la centralità dell’Ospedale,  con le sue branche ed i suoi qualificati servizi di Diagnostica, del resto utili ed indispensabili alla Riabilitazione stessa. Abbiamo registrato nel corso delle celebrazioni l’impegno di Mons.Bazari, Presidente Fondazione “Don Carlo Gnocchi”, per un potenziamento ulteriore, in termini qualitativi e tecnologici, del Polo Riabilitativo, questo ci fa molto piacere, colma pure qualche incertezza, con amarezza registrata negli ultimi tempi. Questa assunzione di impegni, risulta essere di buon auspicio per il futuro come si contava, con la venuta del Polo Riabilitativo; anche circa l’ investimento in loco,  degli utili conseguiti dal Polo stesso.
Quindi, torniamo al Piano Ospedaliero Regionale, che partendo dalla condizione di riscio dovutai pregressi tagli dei posti letto, comunque fa registrare un passo in avanti importante, all’Ospedale “”G.Criscuoli”,  resta fondamentale e quindi  necessario  potenziare l’Ospedale per emergenze,  con aumento di specialistiche e dei posti letto per acuti.
La classe dirigente, le forze politiche, la Regione Campania, debbono concorrere, ognuna per il proprio ruolo ad un ulteriore potenziamento e rafforzamento dell’offerta dell’Ospedale “G.Criscuoli”, per garantire ed offrire assistenza ed assicurare l’emergenza alla popolazione altirpina, per una migliore qualità della vita. Contemporaneamente impegnarsi per sostenere il potenziamento tecnico-qualitativo, così come è avvenuto per “il Maugeri”, del Polo Riabilitativo Don Carlo Gnocchi, affinché diventi,  ancora di più,  polo di attrazione e di riferimento interregionale per la riabilitazione.
In ultimo,  il potenziamento dell’Ospedale “Criscuoli”, oltre ad offrire, l’assistenza ai cittadini della zona, può essere chiamato a svolgere una importante funzione di filtro rispetto all’A.O. “Moscati” di Avellino, evitando intasamenti ed affollamenti al suo Pronto Soccorso. Perché non valutare, tenuto conto anche delle realtà di altre regioni confinanti, la potenzialità che l’Ospedale “Criscuoli” diventi una risposta alla migrazione  sanitaria fuori regione, inoltre con la chiusura del P.S. dell’Ospedale di Pescopagano  e la sua conversione, il “Criscuoli”  può essere anche polo di attrazione da quel territorio e riferimento delle popolazioni  della “terra di mezzo”.
Mentre però si è impegnati per il potenziamento futuro dell’Ospedale, la situazione odierna appare drammatica per la carenza di personale, in modo specifico di medici, a causa di trasferimenti e di pensionamenti l’U.O.C. di Chirurgia necessita di medici-chirurghi ancor più che in altri Ospedali della stessa A.S.L. così anche, per altri Servizi.
Il potenziamento dell’Ospedale da programmare ed assicurare oggi la presenza di personale qualificato, serve a garantire una qualità e dignità della vita tale per cui valga la pena di restare ed evitare la desertificazione umana e sociale delle zone interne della Campania e dell’Irpinia in modo particolare.
Le forze politiche e le istituzioni a queste problematiche ed a queste prospettive sono chiamate a dare  risposte concrete.    Tony Lucido.