Coldiretti: Extrabio-Biolabel, ecco i migliori Oli biologici della Campania

NAPOLI – Un successo che ha visto la partecipazione di cinquanta aziende, dopo un anno di stop per scarsa produzione. Così si è aperta stamattina la decima edizione del premio Extrabio, organizzato dalla Regione Campania in collaborazione con Coldiretti Campania. Un trend in crescita della produzione biologica nella nostra regione che ha visto raddoppiare le imprese. Presente alla Borsa Merci della Camera di Commercio di Napoli il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello. Come ogni anno, la Coldiretti ha assegnato il premio speciale Biolabel alla migliore etichetta. Il Biolabel 2016 è andato all’Oleificio Dell’Orto di Oliveto Citra (Salerno).
Il premio ExtraBio 2016, diviso in tre categorie è andato a: categoria “fruttato intenso” all’azienda agricola Torre a Oriente di Torrecuso (Benevento); categoria “fruttato leggero” all’azienda agricolaTorretta di Battipaglia (Salerno); categoria “fruttato medio” all’azienda La Pianurella di Capua (Caserta).
“Questi imprenditori – ha commentato Masiello nel suo intervento – sono stati visti fino ad oggi come matti. Ma il tempo e l’impegno anche della struttura regionale ha dato loro ragione. Pur senza grandi quantità di prodotto sono riusciti a sbarcare su mercati internazionali importanti, uno su tutti il Giappone. Sono la dimostrazione vivente che la strada da seguire in Campania è la qualità e la distintività territoriale, che rendono il nostro patrimonio agroalimentare inimitabile e unico. Occorre crescere in questa direzione e i 14 milioni di euro che abbiamo chiesto di inserire nel PSR 14/20 per la consulenza servono a questo. Ecco la sfida sulla quale vogliamo misurarci con la Regione all’avvio della nuova programmazione con innovazioni di processo e di prodotto”.
Quasi in contemporanea a Roma si è svolto il XIV premio Sirena d’Oro Sorrento, cui ha partecipato Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania. “L’olio extravergine d’oliva – commenta Loffreda – sta vivendo un crescendo straordinario di appetibilità sul mercato. La vicenda dell’olio tunisino ha accesso finalmente un faro sul rapporto con il consumatore, una battaglia che Coldiretti porta avanti con convinzione e che caratterizzerà il 2016 con appuntamenti importanti. L’arrivo di altri milioni di chili di olio sul nostro mercato senza dazi pone in maniera inequivocabile il problema della trasparenza nell’etichettatura. I consumatori cominciano a chiedersi da dove arriva l’olio che comprano sugli scaffali, nella gran parte dei casi spacciato per italiano. Noi chiediamo che sulle etichette si racconti da dove arrivano le olive con cui è fatto l’olio. Su questo concetto sono nati i nostri mercati di Campagna Amica, dove è possibile incontrare direttamente i produttori”.
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