ESCLUSIVA, “Diritti & Donne”: continua la rubrica a cura dell’Avv. Maria Limotta

La IV Commissione Speciale della Regione Campania propone una legge sulla prevenzione e contrasto del fenomeno mobbing e tutela della salute psicofisica della persona sui luoghi di lavoro.
“Spesso le donne sono esposte nei luoghi pubblici ed in particolare sul posto di lavoro a molestie ed abusi sessuali. Tali discriminazioni pervadono l’esistenza delle vittime facendole precipitare, progressivamente, verso una condizione di estremo disagio che si ripercuote negativamente sul loro equilibrio psico-fisico”, così afferma l’Avv. Maria Limotta rispetto al fenomeno del mobbing nei luoghi di lavoro e continua: “di notevole rilievo la proposta di legge da parte della IV Commissione Speciale della Regione Campania per la Prevenzione del Fenomeno di Mobbing sui luoghi di lavoro e di ogni forma di discriminazione Sociale, Etnica e Culturale”.
E’stata costituita presso la Regione Campania la IV Commissione Speciale, Presidente Donato Pica, che ha sviluppato una proposta di legge, onde prevenire lo sviluppo di azioni ad alto contenuto persecutorio nei confronti delle  lavoratrici e dei lavoratori.
Abbiamo incontrato l’Avv. Luigi Molvetti del Foro di Napoli, il quale è stato presente all’iniziativa della IV Commissione Speciale ed ha dichiarato: “l’iniziativa cui ho partecipato mi è sembrata di grande interesse in particolare per il tema affrontato ed alla luce dell’assenza nel nostro ordinamento di una norma che regoli la materia”.
Relativamente all’obiettivo che il testo della proposta di legge si pone, l’Avv. Molvetti ha affermato: “tenuto conto dei limiti che una legge regionale ha in tema di legiferazione, la stessa sarà utilissima in quanto finalizzata ad  accrescere la conoscenza del fenomeno delle molestie morali e psico-fisiche nell’ambiente di lavoro (mobbing), a ridurne l’incidenza e la frequenza, e a promuovere iniziative di prevenzione e di sostegno a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che si ritengono colpiti da azioni e comportamenti discriminatori e vessatori protratti nel tempo. La primaria esigenza è quella di tutela sociale, sulla base di principi di civiltà, socialità e solidarietà, favorendo la prevenzione e il reinserimento delle lavoratrici e dei lavoratori colpiti da questo grave e diffuso fenomeno del mobbing”.