Scandone, Lettera di protesta degli Original Fans dopo la sconfitta con la GrissinBon Reggio Emilia

AVELLINO – Il Direttivo degli Original Fans, a seguito dell’inopinata e scellerata prestazione “sportiva” offerta dalla Scandone Avellino contro la GrissinBon Reggio Emilia, intende attraverso questo comunicato far sentire la propria voce. Ciò che è avvenuto in data 11 Gennaio 2014 al PalaBigi non ha parole e scusanti, lo spettacolo indecoroso ha già di per sé dato ampia e manifesta dimostrazione della totale mancanza d’impegno e dedizione da parte dei nostri giocatori. La delusione più grossa ha colto la numerosa rappresentanza di tifosi giunti in Emilia, quest’ultima al di là del risultato non avrebbe mai immaginato di dover assistere a cotanto scempio “sportivo”!Gli Original Fans dal 1999 ad oggi hanno sempre seguito (SEMPRE,OVUNQUE E COMUNQUE) la squadra sia nei momenti belli che in quelli più cupi, non si è mai chiesta la luna, ma di sicuro non si accetta la mancanza d’impegno, ardore e sacrificio dagli atleti in canotta biancoverde. E’ stato un atteggiamento intollerabile venuto tra l’altro dopo un confronto con il team in occasione degli auguri di Natale e nel quale fu esplicato a più riprese che si voleva vedere una squadra lottare su ogni pallone al di là del risultato. L’impegno e lo zelo che caratterizzano chiunque faccia il proprio dovere da parte nostra non sarà mai oggetto di critiche, la maglia “sudata” rappresenta l’essenza dell’attaccamento ai colori ed il rispetto nei confronti della tifoseria e della città! In forza di ciò, oggi 19 Gennaio 2014, in occasione del match di Pesaro, manifestiamo in maniera decisa la nostra posizione, di fatti una delegazione di 5 membri del Direttivo giunta nelle Marche ha provveduto soltanto ad esporre uno striscione con su scritto MERITATECI ed a lasciare l’Adriatic Arena. Con l’auspicio che al di là di questo gesto, all’interno dei nostri giocatori giunga un risveglio morale ma soprattutto fattivo, non dettato esclusivamente dal risultato, restiamo vigili ed attenti affinché mai più si possa assistere al deprimente incontro “sportivo” svoltosi in terra emiliana