Medeiros: “Oggi possiamo dire che c’è un network delle leghe di seconda divisione”

“Oggi possiamo dire che c’è un network delle leghe di seconda divisione”. Emanuel Macedo de Medeiros, direttore generale dell’Epfl, l’Associazione che riunisce 29 leghe europee e che ha organizzato insieme alla Lega Serie B il summit di Venezia, si dice molto soddisfatto di aver messo attorno a un tavolo 11 componenti calcistiche di seconda e terza divisione: “Non è un punto di arrivo ma di partenza, un network comune di crescita non solo economico ma soprattutto di idee e progetti”. E proprio di strategie, soprattutto relativamente a infrastrutture, gestione dei costi, crescita dei giovani, marketing e format dei campionati, si è discusso nella due giorni veneta, con interventi da parte di presidenti e direttore generali delle leghe francese, austriaca, spagnola, turca, olandese, portoghese, danese, svizzera, russa oltre che ovviamente italiana con la Lega Serie B e la Lega Pro: “La forza della nostra associazione – ha detto il presidente della Lega Serie B Andrea Abodi – sta nel mettere a denominatore comune le esperienze di ognuno marcando tuttavia le proprie differenze. Non vorremmo arrivare al paradosso che ci sia una maggiore collaborazione a livello europeo che nazionale, dove è necessario parlare di più e capire che si serve tutti la stessa causa, quella del calcio, non solamente il proprio interesse”. A confronto quindi i vari meccanismi di play off, le promozioni e le retrocessioni dirette, ma anche le aperture e le clausure come in Olanda, e l’opportunità delle seconde squadre, spagnole e portoghesi, sostenuta nel suo intervento dal presidente dell’Aic Damiano Tommasi. Poi spazio all’esperienza tedesca incentrata sulla qualità delle infrastrutture, la Salary Cap italiana e la B Italia, che ha rappresentato una vera e propria “best practice”, come l’ha definita il direttore marketing dell’Epfl Alberto Colombo, progetto che ha innescato una discussione sulla fattibilità di un 6 nazioni fra rappresentative di seconda divisione europee: “Si è aperto un tavolo di lavoro in questo senso” ha detto Macedo, “è stato un tema che abbiamo posto in maniera chiara – ha aggiunto Abodi – sarà un progetto sotto l’egida dell’Epfl, nel rispetto e nelle prerogative del calendario Uefa e a servizio delle Federazioni che, come dimostra il nostro caso, ha avuto un beneficio per le Nazionali giovanili”. Tutti d’accordo, le leghe riunite, nel ribadire che il summit è servito, come si auspicava ieri nel saluto introduttivo il presidente dell’Epfl e della Lega francese, Ligue de Football Professionel, Frederic Thiriez, ad avere più strumenti per pianificare le proprie strategie: “Essere un laboratorio di progettualità per una lega di seconda divisione è una necessità – ha concluso l’incontro il direttore generale della Lega Serie B Paolo Bedin – questo non significa che non siamo contenti del nostro format, con play off sempre seguitissimi ed emozionanti, e della nostra politica sui giovani il cui utilizzo è aumentato del 91% nel giro di tre anni e con un’Under 21, ora in semifinale all’Europeo, dove giocano 19 ragazzi che nelle ultime tre stagioni hanno militato in Serie B”.
 
 
Fonte Comunicato Stampa Lega Calcio Serie B DEL 11 Giugno 2013
 
Ufficio Stampa / S.S.Juve Stabia SpA