La vittoria dovrebbe rallegrare l’intero ambiente ma appare decisamente preoccupato per il futuro del calcio ad Acerra

La vittoria dovrebbe rallegrare l’intero ambiente ma appare decisamente preoccupato per il futuro del calcio ad Acerra il presidente Massimo La Montagna.Mentre in campo i giocatori sognano(e giustamente)un piazzamento play off, in società ci si interroga perplessi su un’assenza di aiuto da parte delle istituzioni. Acerra è splendida realtà dalle consolidate tradizioni calcistiche. Giocare ad Acerra ha il suo fascino, far bene e vincere equivale a tanto dal punto di vista del prestigio. Il presidente Massimo La Montagna fotografa l’amara realtà acerrana:”Un po’ la situazione economica di adesso, facciamo grossi sacrifici  ma vedo l’assenza dell’imprenditoria locale. Non riesco a capire questa assenza. Altre amministrazioni stanno vicino alla realtà calcistica. Noi al meridione in quanto a strutture sportive siamo carenti. Se non si darà mano a questo progetto, alla fine si andrà a finire. Chiunque si metta a fare qualcosa senza essere supportato massimo ha due tre anni di vita. Il primo anno siamo partiti in cinque soci e divenuti subito tre. Alla fine con la promozione in eccellenza invece di aggiungere soci e’ venuti meno. Oggi la società è Massimo La Montagna e Fortunato D’Angelo. Acerra è grande piazza che vive di calcio. Le cose  o le fai bene o non le fai proprio. Veniamo da un’importante storia calcistica ed i tifosi non perdonano di far le cose a metà. Questa la situazione nel paese. Mi incontrerò con l’altro socio e faremo le nostre opportune valutazioni. Invito tutti gli imprenditori e l’amministrazione comunale . Siamo qui per qualsiasi cosa per questo progetto”
MARIO FANTACCIONE