Sei volumi della Biblioteca Mancini nel Catalogo dell’AIB sulla produzione editoriale scientifica tra il XVII ed il XVIII secolo

La Biblioteca Comunale “P.S. Mancini” ha aderito al progetto: “La produzione editoriale scientifica tra il XVII ed il XVIII secolo nelle biblioteche campane. Dall’ultimo secolo dei ‘canoni bibliografici’ alle riviste letterarie”, promosso dall’AIB Campania e finanziato dalla Regione Campania, Soprintendenza ai Beni Librari del Settore Musei e Biblioteche (LL. RR. n. 49 del 4 settembre 1974 e n. 4 del 3 gennaio 1983).
 
La Sezione Campania dell’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) realizzerà un Catalogo a stampa corredato dallo studio dei testi selezionati seguendo uno schema legato alle riviste letterarie ed ai canoni bibliografici oggetto del progetto, successivamente sarà organizzato un importante evento scientifico legato alla gestione e valorizzazione del libro antico. Una vera e propria “Giornata di studi sul libro antico scientifico”, da tenersi a Napoli, a cui parteciperanno docenti e studiosi dove sarà presentata la pubblicazione relativa al progetto, con la proiezione delle immagini più rappresentative dei volumi analizzati e raccolti nel libro.
 
Per quanto riguarda la Biblioteca comunale di Ariano sono sei i testi selezionati dall’AIB, tra quelli indicati e posseduti dalla Manciniana e le relative schede catalografiche prodotte presso la stessa Biblioteca dal personale interno, che entreranno a far parte del Catalogo a stampa.
 
Il lavoro, rivolto ai bibliotecari campani, ed orientato alla gestione del libro a stampa del XVII-XVIII secolo rappresenta un momento di approfondimento e di confronto con il lavoro che si svolgerà sugli esemplari selezionati. Lo sviluppo della scienza nel secolo XVII trova nel libro a stampa il suo migliore veicolo. Teorie e risultati di sperimentazioni vengono pubblicate utilizzando gli strumenti resi disponibili dalla stampa a caratteri mobili. Questi volumi vengono poi “pubblicizzati” in particolare mediante l’inserimento dei titoli in bibliografie che gli studiosi del tempo redigono per gli scopi più svariati: dai consigli per la costituzione di una biblioteca alle liste di proscrizione. Per il secolo XVII questi “elenchi” si configurano come veri e propri “canoni bibliografici”, che saranno presi in esame ai fini della realizzazione dei contenuti del progetto; mentre per il secolo successivo si potrà contare su uno strumento che, pur nato in qualche caso alla fine del 1600, vede il suo pieno sviluppo nel XVIII secolo: il periodico.
 
La data di presentazione del catalogo verrà fissata di comune accordo con la Soprintendente regionale, la dott.ssa Loredana Conti.