Termina a Capaccio il tour de force dell’Atripalda impelagata nella zona a rischio ed incapace di venirne fuori

Termina a Capaccio il tour de force dell’Atripalda impelagata nella zona a rischio ed incapace di venirne fuori. La Calpazio sarà il quarto avversario in dieci giorni per gli uomini di Carullo, reduci dalla Caporetto di Massa Lubrense che ha preso corpo nei cinque minuti di follia di inizio ripresa. Sbandamento già accusato in occasione della precedente sfida con la Libertas Stabia, che nel giro di centoventi secondi aveva praticamente chiuso la partita. Cali di tensione riconducibili in gran parte all’elevato tasso di inesperienza della squadra. Tesi supportata da una curiosa statistica riguardante lo schieramento titolare: nelle sette partite della sua gestione, in media Carullo è stato costretto a mandare in campo sei baby, prelevando dalla selezione Juniores elementi di prospettiva ma ancora troppo acerbi per reggere l’impatto sulla categoria. Lo scontro salvezza in terra cilentana, però, non ammette ulteriori cali di concentrazione se si vuole dare una sterzata ad una stagione finora complicata. La formazione allenata da Ivan Solimeno è anch’essa reduce da una debacle con cinque reti sul groppone rimediata in quel di Scafati. Urge, di conseguenza, il riscatto immediato per scuotere una classifica deficitaria anche in casa capaccese. Non mancano, dunque, gli ingredienti per assistere ad un match combattuto dove la posta in palio è davvero alta.