Eccellenza, nulla da fare per la Città di Atripalda che cade a Castellammare

LIBERTAS STABIA 2
CITTA’ DI ATRIPALDA 0
Libertas Stabia: Munao, Calvanico, Baleotto, Battimelli, Villacaro, Cuomo, Di Ruocco, Celardo, Raia (1’ s.t. Schettino Gio.), Ruggiero, Rippa (1’ s.t. Manzi, 28’ s.t. Schettino M.).
A disp.: Schettino Giu., Amita, Parmentola, Mosca.
Allenatore: Coppola.

Atripalda: Afeltra, Formato (32’ s.t. Petrillo), Scognamiglio, Tirri, D’Urso, Stompanato, Barletta, Di Luccio, Russomanno, D’Acierno, Modesto (19’ s.t. Noviello).
A disp.: Imparato, Aresini, Baratta, Venezia, Tancredi.
Allenatore: Amato.
Arbitro: Galluccio di Caserta.
Marcatori: 12’ s.t. Schettino Gio., 26’ s.t. Cuomo.
Ammoniti: Battimelli, Raia (LB); Scognamiglio, Tirri (A).
Espulso: Stompanato (A) al 23’ s.t. per fallo di reazione.
Note: presenti sugli spalti 150 spettatori circa; clima primaverile.

Cronaca
Dura poco più di un tempo la resistenza dell’Atripalda, sconfitta con il più classico dei risultati da una Libertas Stabia cinica. Al “Menti”, gli uomini di Amato tengono bene il campo nei primi 45’, ma si perdono sul più bello, quando hanno iniziato a credere di poter portare a casa un risultato positivo. Implacabili i tigrotti, cresciuti alla distanza e trascinati da Rosario Manzi, decisivo nonostante gli acciacchi che lo avevano estromesso dall’undici iniziale. Coppola e Amato fanno la conta degli indisponibili: tra i padroni di casa pesano le assenze di Teta e Savino, mentre gli ospiti devono fare a meno di De Falco e Nappi. La Libertas parte bene, ma le conclusioni di Di Ruocco al 5’ e Celardo all’8’ non inquadrano lo specchio della porta. I ritmi di gioco sono bassi e, dunque, la partita vive di fiammate. Di Ruocco è un’autentica spina nel fianco nella difesa biancoverde, che vacilla al 25’ sul cross dell’esterno stabiese per Rippa, il quale spara alto sottomisura in anticipo sull’avversario. Ancora Di Ruocco protagonista al 33’, quando sfrutta l’assistenza di Raia per scaricare il destro sul primo palo, dove Afeltra risponde presente. L’Atripalda non rinuncia ad impostare la manovra palla a terra, ma si affida principalmente a ripartenze veloci. Proprio come al 41’: all’altezza della trequarti destra fraseggio Modesto-D’Acierno con quest’ultimo che a rimorchio tutto solo in area spedisce clamorosamente alto. Nella ripresa, quando sembra delinearsi l’equilibrio che ha caratterizzato la prima frazione, arriva il vantaggio gialloblu sull’asse dei neo entrati Manzi-Schettino: cross al bacio di mezzo esterno dell’ex Turris per il giovane centravanti che spizza il pallone di quel tanto che basta per spedirlo sul palo più lontano. Lo svantaggio fa perdere la testa alla formazione di Amato che resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Stompanato. Padroni di casa sul velluto per il raddoppio che giunge al 26’: ancora Manzi semina il panico sulla sinistra, palla per Cuomo che in proiezione offensiva si vede respingere da Afeltra la prima conclusione ma fa centro sulla respinta. Poco dopo Schettino potrebbe fare tris, ma la punizione sarebbe stata troppo severa per gli avversari, generosi nel finale con il solo Barletta a cercare la gloria dalla distanza, trovando però la pronta risposta di Munao.
Spogliatoi
L’andamento del match lascia l’amaro in bocca tra le fila dell’Atripalda, incapace di capitalizzare un primo tempo giocato su buoni livelli. Lo svantaggio maturato a inizio ripresa fa da spartiacque dell’analisi di Carmine Amato, il quale alla prestazione incoraggiante sciorinata prima del gol di Schettino contrappone l’incapacità di reagire dei suoi: “Siamo stati in partita per più di metà gara, cercando di far male all’avversario con ripartenze rapide, in qualche circostanza imbastite giocando palla a terra in maniera organizzata. Purtroppo siamo stati colpiti nel momento in cui avevamo acquisito fiducia nelle nostre possibilità. Dopo l’espulsione abbiamo completamente mollato, anche per colpa della condizione fisica non ottimale di alcuni elementi. Contiamo di recuperare al più presto uomini fondamentali come Nappi e De Falco, ai quali non possiamo permetterci di rinunciare. Dovremo reagire a questo avvio difficile con maggiore forza mentale. Non siamo in grado di reagire alla prima difficoltà nell’arco di una partita”. Realismo e razionalità nelle parole del tecnico dei tigrotti Maurizio Coppola, che vola basso nonostante l’entusiasmante avvio di torneo. Premiate le scelte di inizio ripresa dell’ex difensore gialloblu, che ha trovato in Manzi e Schettino le armi micidiali del successo stabiese: “Il contributo dei neo entrati è stato fondamentale, come hanno dimostrato le azioni che hanno portato ai gol. Abbiamo affrontato questa gara con diversi indisponibili e lo stesso Manzi non al meglio. Gli impegni ravvicinati ci hanno creato qualche problema di infortuni, ma credo che la squadra abbia risposto alla grande. L’Atripalda ci ha creato qualche problema nel primo tempo, chiudendosi bene e ripartendo rapidamente. Ci ha abbiamo messo un po’ per entrare bene in partita, ma questo atteggiamento fa parte della Libertas di questo inizio stagione. Il nostro obiettivo resta la permanenza nella categoria”.