Taekwondo – Campionati italiani Cadetti, Il Team Avellinese del M° D’Alessandro si prepara ad una nuova avventura

AVELLINO – Il Team Avellinese del M° D’Alessandro si prepara ad una nuova avventura, i Campionati italiani Cadetti. Rientrati appena 10 giorni fa da Verona dai campionati Italiani  Juniores, dove Simone Lombardini ha conquistato la medaglia di bronzo, i ragazzi del Team D’Alessandro si apprestano a scendere nuovamente sul campo di gara, in palio c’è ancora il tricolore. Il 17/18 Marzo a Lecce presso il Palasport S. Giuseppe da Copertino saranno di scena i Cadetti, giovani atleti dai 13 ai 14 anni. Come sempre presenti le maggiori società italiane, pronte a conquistare con i giovanissimi atleti il titolo di campione italiano. Di seguito riportiamo i nomi dei  nostri portacolori:
Bilotta Adolfo: Categoria -41 Kg.
Lombardini Simone: Categoria -45 Kg
Martino Simone: Categoria -57 Kg.
M°  Gianluca D’Alessandro: “Ancora un’avventura, ancora emozioni da fribillatore…  I cadetti sono un’argomento a parte. Qui parliamo di atleti giovanissimi, purtroppo c’è da dire che oggi ha 12, 13 anni si è davvero poco più che bambini, la società attuale è questa, i ragazzi non hanno bisogno di riscattare niente dalla vita hanno già tutto! Con la scuola abbiamo delle grosse difficoltà, visto che in Italia non esiste come in alcuni paesi una cooperazione tra il ministero della pubblica istruzione e Federazioni sportive nazionali, dove gli atleti scelgono di fare lo sport che già praticano da anni a livello agonistico direttamente a scuola nelle ore di educazione fisica, ciò significa poterli seguire e dedicargli più ore offrendogli anche più spazio per studiare il pomeriggio.  Detto questo da circa 5 anni la Federazione Europea Taekwondo (ETU) ha indetto i campionati Europei Cadetti, ciò significa che ormai la fascia dell’età agonistica si è notevolmente abbassata, le Federazioni investono parecchio per poter portare una medaglia a casa, resta inteso che anche le società sportive hanno delle difficoltà sempre maggiori a preparare i propri atleti, visto che il livello tecnico abbassando l’età si alzato notevolmente, si ritrovano atleti di 12 anni già preparatissimi! Parlando dei miei ragazzi sono ottimista, questa per loro deve rappresentare non una gara, ma la GARA! Il campionato Italiano è uno ogni 12 mesi, se perdi l’occasione ne devi aspettare altri 12 e magari tra un’anno si sale di peso, si cambia fisicamente ecc ecc… Auguro loro il meglio e concludo dicendo che queste esperienze rappresentano per i ragazzi  dei piccoli filamenti di fune, ne intrecciamo i fili ogni giorno e alla fine non riusciremo più a spezzarle”.