Genny Romano, uno dei piloti giovanissimo ma già sulla cresta dell’onda

C’è un ragazzo nella provincia di Napoli che unisce il talento del polso destro alla signorilità del comportamento. Genny Romano è uno dei piloti che a soli ventidue anni vanta un palmares che molti a fine carriera difficilmente potranno raggiungere. Al tempo stesso è un ragazzo umile, dalla grande passione per le due ruote, che lavora sodo ogni giorno per potersi divertire nei week end di gara. Anche quest’anno il ragazzo di Giugliano sarà al via della Yamaha R6 Cup ed alle gare più importanti del Campionato Europeo Velocità: “La – spiega l’ex campione italiano del Trofeo Molossi – formula creata dalla casa dei tre diapason mi piace molto. Si gareggia sulle piste più belle d’Italia, il livello dei piloti è elevato, e l’esito delle gare non è mai scontato. Se le qualifiche vanno male, non è detto che in gara non puoi recuperare. L’obiettivo di questa stagione, è vincere”. Romano è appena tornato da una tre giorni di allenamento sulla pista spagnola di Cartagena. “Ho – dice Genny – avuto ottimi riscontri dalla moto. Il tracciato è molto emozionante e tecnico. Sembra di guidare su una strada di montagna, perché la variazione altimetrica è notevole. Abbiamo provato delle soluzioni che ci permettessimo di gestire al meglio la moto quando le gomme sono alla frutta. Nell’ultima giornata ho avuto modo di girare con Johann Zarco, e mi sono divertito molto”. A casa Romano la vita di pilota si fonde con quella di direttore d’albergo: “Devo – confessa il rider partenopeo – ammettere che anche quando lavoro, il pensiero va alle gare. Ogni giorno mi alleno in palestra, dove mi segue il preparatore Salvatore Procino. Oltre alle prove della R6 Cup, prenderò parte ad alcune gare del Cev e del Motorsannio. Alle gare dell’europeo mi piacerebbe salire sul podio. Spesso sono tra i cordoli ad allenarmi con una motard, perché aiuta ad adattarsi alla guida di traverso. Ho deciso così di fare qualche gara del trofeo organizzato da Enzo Gnerre. L’obiettivo principale, però, resta la velocità”.