Gesualdo, 16 mostre per mettere “L’arte in scena”

AVELLINO – Va in scena l’arte al Teatro Carlo Gesualdo. Dopo la prova generale del 2011 in cui in forma embrionale il progetto ha già dato spazio ad artisti del calibro di Gennaro Vallifuoco, Fabio Mingarelli, Giovanni Spinello, Guido Palumbo, le mostre nel foyer del massimo avellinese trovano forma compiuta ed anche un mecenate. Presentato oggi il progetto “Arte in scena”, un ciclo di eventi ideati dal presidente del Cda del Teatro Luca Cipriano per trasformare i foyer del Gesualdo in galleria d’arte e proseguire sulla strada dell’apertura della struttura alla città per farla diventare un vero polo culturale in cui possano trovare spazio tutte le espressioni artistiche. Sedici mostre da febbraio a dicembre 2012, per un anno all’insegna dell’arte. Il progetto ha cercato di dare spazio a giovani talenti come a maestri del passato, proponendo una antologia delle più importanti realtà irpine. Soddisfatto il sindaco Galasso che saluta con piacere il nuovo fervore del teatro avellinese, sempre più protagonista del sistema cultura in Campania e al Mezzogiorno.
E l’evento segna anche, dopo anni di assenza, il ritorno di sponsor privati in Teatro.
A sostenere il ciclo di mostre, infatti, ci sarà la Antonio Capaldo spa, con il marchio Progress. Nel corso della conferenza stampa di presentazione è intervenuto il dottor Sergio Capaldo per illustrare il ruolo e gli obiettivi dell’azienda scesa in campo al fianco del Massimo Irpino.
«Il Teatro Gesualdo non è solo palcoscenico – spiega il presidente del Cda Luca Cipriano -. La complessità e le dimensioni di questa struttura indicano la strada dell’allargamento del nostro raggio d’azione a tutte le arti. Così valorizziamo la cultura, dando una casa ai grandi talenti della nostra provincia. Nasce per questo motivo Arte in scena, che realizzeremo anche grazie all’intervento di Progress. Una presenza che saluto con grande piacere perché ritengo che la collaborazione con i privati sia una scelta strategica necessaria. Il Teatro ha necessità di instaurare un nuovo rapporto con l’imprenditoria locale per avviare uno scambio di costruzione comune».
Condivisione degli obiettivi e grande soddisfazione espressa dai componenti del cda del Teatro, i maestri Salvatore Gebbia e Carmine Santaniello, pronti a lavorare su altri progetti in cantiere per il Gesualdo.
Si è appena conclusa la mostra di Guido Palumbo, maestro irpino del figurativismo a cui il Gesualdo ha voluto dedicare una retrospettiva. I densi  dipinti di Palumbo hanno lasciato spazio da ieri alle opere di Antonio Di Rosa artista pensoso, raffinato, sensibilmente attento all’ambiguità che altalena tra la vita e la morte. E sono ancora tanti gli artisti in arrivo.
Il progetto prevede esposizioni di:

Carlo Alleva
Neofigurativo, ha dipinto Avellino. Le sue opere sono come fotografie di una città che non c’è più ma è che è ben salda nel nostro immaginario, nella nostra memoria. Ha dedicato tutta la vita all’arte, in una intervista-testamento ha dichiarato: «Poche cose ho voluto dire con la mia pittura, sempre le stesse: il bello sta nel reale, il sogno è dentro di noi»
Pino De Silva
De Silva riesce a rendere la fotografia materica. Le immagini sono mappe che raccontano viaggi, luoghi, ma anche mappe emozionali di corpi, raccontati anche attraverso la loro assenza. Artista sensibile e raffinato riesce sempre a dare originalità ai suoi lavori. Le sue immagini sono sempre oltre l’immagine.
Luigi Di Guglielmo
Nato a Calitri, predilige il legno per le sue opere. Possibilmente un legno di seconda mano, meglio se di seconda vita. Le vecchie assi per impastare acqua e farina diventano racconti di colore e tempo che passa. Così i legni lavorati dal tempo vengono raccolti in discorsi nuovi, racconti che citano il passato senza ripeterlo.
Mario Guarini
Nasce ad Avellino nel 1933, è stato docente di discipline plastiche all’istituto d’arte di Avellino. Le sue ceramiche sono un segno identitario ad Avellino. Sue le maioliche delle fontane di piazza Libertà su progetto di Mario Pascale. Sua anche la via crucis del chiostro dei padri Benedettini del Santuario di Montevergine.
Edoardo Iaccheo
Pittore e scenografo, la sua attività artistica ha inizio alla fine degli anni 60 quando aderisce come scenografo al gruppo Titta Zarro di Latina. Nel decennio 1972-1982 è scenografo all’Arena di Verona. Nella sua lunga parentesi veronese espone più volte le sue tele nelle storica galleria Ghelfi.
Egidio Iovanna
La sua attività di scultore in pietra di opere monumentali prende corpo su uno sfondo sociale ed ambientale fortemente caratterizzato, quello di un piccolo centro noto per la lavorazione della pietra. La sua ricerca sembra partire da una istanza ben chiara: stabilire un rapporto profondo tra la materia muta e dura del marmo e la vita e il suo mistero.
Generoso La Sala
Nasce ad Avellino nel 1938. Nel 1958 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli ed inizia anche la sua produzione artistica che lo porterà ad una costante e ricerca nel campo delle arti visive . Dagli anni 60 in poi partecipa a manifestazioni artistiche di carattere nazionale ed internazionale.
Carlo Alberto Palumbo
Giovanissimo artista di origini irpine dal grande talento. Il suo tratto realista tradisce il grande studio dell’anatomia e dei grandi maestri della pittura di un tempo. Una sua opera è stata esposta nell’ultima biennale dell’Arte di Venezia ed una sua personale può essere visita a Castel Nuovo di Napoli (Maschio Angioino) fino al 25 febbraio.
Mario Pascale
Il teatro dedica una retrospettiva al pittore e ceramista avellinese, la cui produzione pittorica è vastissima, che fu anche progettista. E’ suo infatti il disegno delle fontane di Piazza Libertà e di “monumenti” degli anni 60 ad Avellino come il Cinema Partenio.
Perino &Vele
Emiliano Perino e Luca Vele privilegiano l’utilizzo della carta pesta per la realizzazione delle loro opere. Hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana mostrando loro, attraverso una luce nuova, iconica e allo stesso tempo ironica, il mondo degli ogetti che li circondano.
Fulvio Rosapane
Nasce ad Avellino il 27 marzo 1945. E’ pittore, scultore e caramista. Si avvicina all’arte fin dall’età di otto anni, quando inizia a frequentare la bottega del pittore Di Iorio. Da allora la sua ricerca nel colore e nella forma non si è mai fermata.
Italo Scelza
Il Teatro Gesualdo ha ritenuto necessario offrire il dovuto tributo al pittore irpino, ma romano d’adozione, recentemente scomparso. Italo Scelza dagli anni 70 fino ad oggi ha dipinto l’essenza delle trasformazioni sociali, l’anima delle arti. Attraverso la sua pittura ha letto la realtà che lo circondava senza mettere mai il punto alla sua ricerca.
Emiliano Stella
Emiliano Stella nasce ad Avellino nel 1978. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli al corso di pittura del maestro Gianni Pisani. Dopo piccole mostre collettive, forma con alcuni colleghi un gruppo artistico di nome “Arteria”. Una sua opera scelta da Sgarbi è stata esposta all’ultima biennale dell’arte di Venezia.
TTozoi
Sono Stefano Forgione e Pino Rossi. Dal 2010 hanno dato vita ad una azione artistica di grande interesse. TTozoi lascia che una muffa spontanea divenga evento artistico; lo sviluppo di una spora, priva di qualsiasi memoria formale e tecnica, non è più “un’esecuzione” ma un atto che si esaurisce con la “creazione naturale”.
Angelica Tulimiero
Ceramista raffinata, trae la sua ispirazione dalla natura che la circonda. Profondamente interessata all’ambiente tutto quello che è in natura è per lei fonte di ispirazione. Così le sue ceramiche sembrano forme organiche, vive, in perenne mutamento. Sempre attenta alla sperimentazione, lo fa anche con le tecniche di colorazione e cottura dei suoi pezzi.